(DIRE) Roma, 26 Apr. – Le autorità sanitarie della Repubblica democratica del Congo nella giornata di ieri hanno confermato un secondo caso di Ebola a Mbandaka, nel nord-ovest del paese. A riferirlo in un tweet è l’Organizzazione mondiale della sanità. L’organismo delle Nazioni Unite riferisce ancora: “Una donna di 25 anni, ora deceduta, ha iniziato a manifestare i sintomi dodici giorni prima. Le analisi indicano che come avvenuto per il primo caso – vale a dire la cognata della donna – si trattava di un contatto ad alto rischio”. L’Oms aggiunge: “I soccorritori stanno lavorando per identificare e monitorare rapidamente chiunque abbia interagito con lei. Almeno 145 persone sono venute in contatto con i casi confermati. Le loro condizioni di salute vengono seguite da vicino”.
La minaccia di ebola particolarmente letale per l’essere umano, viene così confermata nella provincia di Equatore, già interessata da un’epidemia di febbre emorragica tra giugno a novembre 2020, durante la pandemia di Covid-19. Quell’epidemia era comparsa a un anno dalla fine dell’emergenza ebola nella provincia nord-orientale di Nord Kivu, che, trattandosi di una regione di confine, venne ritenuta un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. La decima e l’undicesima epidemia di ebola – che dalla prima del 1976 ha fatto registrare nel paese circa 2.200 morti – hanno previsto l’intervento immediato di varie organizzazioni internazionali coordinate dalle autorità del Congo in partnership con l’Oms, permettendo di mettere in piedi una risposta immediata per contrastare la propagazione della malattia anche nelle aree più difficili da raggiungere e sguarnite di infrastrutture medico-sanitarie, nonché nelle grandi città. (Alf/Dire) 12:41 26-04-22