08.00 – Una de-escalation del conflitto in Ucraina, giunta al 60° giorno, non sembra proprio all’orizzonte almeno nel breve periodo. A fonte degli incontri di ieri è emersa la volontà degli Stati Uniti d’America di incrementare ulteriormente gli aiuti bellici all’Ucraina per sostenerla nel conflitto contro la Russia. E’ quanto assicurato dal Segretario di Stato americano Blinken e dal Segretario alla Difesa Austin.
Gli USA hanno sbloccato per la “missione” Ucraina altri 700mln di dollari: circa 300 serviranno al governo di Kiev per acquisire armamenti di cui ha bisogno, la restante parte sarà indirizzata agli alleati regionali che hanno fornito aiuti militari e hanno bisogno di ricostituire le loro scorte di armi. I due pezzi da novanta e “diplomatici” del governo Biden torneranno presto a fare visita a Zelensky. La strategia del Pentagono e degli alleati appare sempre più diretta a far continuare il conflitto probabilmente nella convinzione di indebolire il governo di Mosca che deve far fronte anche alle pesantissime sanzioni economiche a cui è stato sottoposto dagli molti paesi occidentali.
Strategia, che sino al momento, si è dimostrata fallimentare e sulla quale Francia e Germania stanno già rallentando. Posizioni in totale controtendenza con le scelte dell’Unione Europea che invece prospetta l’embargo energetico totale alla Russia.
FMP