Leggo grottesche dichiarazioni del candidato Sindaco di Catanzaro, Valerio Donato, rispetto alla necessità di riunificare le sedi di Consiglio regionale e Giunta regionale, portando in quel di Catanzaro l’Assise che oggi ha sede a Reggio.
Sicuramente le avrà rilasciate dopo un’allegra serata con gli amici. Stento a credere come, nel 2022, una persona con un background di un certo tipo possa abbandonarsi in argomenti di becero populismo, per tentare di strappare qualche voto di cui certo non ha bisogno, essendo – mi pare! – il favorito.
Una polemica che davvero non merita neppure di essere aperta per quanto bassa è la provocazione. Donato vorrebbe portare avanti una “battaglia concreta per la riduzione dei costi della politica regionale”!? Mi fa sorridere leggere che secondo lui i due organismi “devono essere riuniti presso la stessa sede, QUELLA NATURALE, ossia Catanzaro…” andando a riaprire faide seppellite 50 anni fa a cui, per fortuna, non pensa più nessuno. Sono frasi senza via d’uscita, che non appartengono più a questa era.
Il candidato a Sindaco del Capoluogo non si distragga con idiozie del genere, pensi a stilare un buon programma fatto di soluzioni SERIE e concrete per risolvere i problemi REALI di Catanzaro e dei suoi cittadini.
Questa è una polemica che non avrà fine, perché non potrà avere neppure un inizio. Si tratta di un velleitario tentativo di disputa che nasce e che muore oggi stesso.
A Donato auguro una buona campagna elettorale, ricordandogli ancora una volta che non ha certo bisogno di gridare all’asino che vola per diventare Sindaco della sua bella Città!