Maggiori uscite di 347 Euro a famiglia
(DIRE) Roma, 29 Mar. – L’escalation dei listini dei carburanti alla pompa è costato in soli 6 mesi agli italiani oltre 9 miliardi di Euro per i maggiori costi di rifornimento alle auto. Nello stesso periodo lo Stato ha incassato oltre 25 miliardi di Euro a titolo di IVA e accise su benzina e gasolio. Lo rivela una indagine condotta dall’associazione dei consumatori Consumerismo No Profit e dal Centro Ricerca e Studi di “Alma Laboris Business School”, società specializzata in Master e Corsi di Alta Formazione e specializzazione per professionisti, che ha analizzato l’andamento dei listini alla pompa degli ultimi 6 mesi per capire quanto sia costato alla collettività il “caro-carburante” e quanto abbia guadagnato lo Stato grazie ai rincari alla pompa.
In base ai dati ufficiali del Mite, l’escalation dei listini di benzina e gasolio è iniziata lo scorso ottobre, quando i prezzi della verde hanno sfondato la soglia di 1,7 Euro al litro iniziando una corsa al rialzo senza freni – spiegano Consumerismo e Alma Laboris – Considerando il parco veicolare italiano, i prezzi medi mensili dei carburanti registrati dal Ministero e una media di 2,5 pieni al mese, emerge che gli italiani tra Ottobre 2021 e Marzo 2022 hanno speso oltre 23,5 miliardi di Euro per i rifornimenti di benzina, 21,1 miliardi per il gasolio, per un totale di 44,7 miliardi.
Nello stesso semestre dell’anno precedente i cittadini, in base ai prezzi medi dei carburanti in vigore da ottobre 2020 a marzo 2021, hanno speso per i medesimi consumi 35,6 miliardi di Euro. Questo significa che negli ultimi 6 mesi gli italiani, a causa del caro-carburante, si sono ritrovati a spendere complessivamente 9.031.267.500 euro in più, pari in media a +347 Euro a famiglia. La ricerca di Alma Laboris, poi, si sofferma sulla componente fiscale dei carburanti, e analizza gli introiti incamerati dalle casse statali negli ultimi 6 mesi.
“Dall’elaborazione dei dati pubblici, e in base alle proiezioni sul parco veicolare italiano, da ottobre a marzo lo Stato ha incassato 8,1 miliardi di Euro con l’IVA sui carburanti, 17,2 miliardi con le accise, per un totale di 25,3 miliardi di Euro- riferisce l’amministratore di Alma Laboris Business School, Dario Numeroso- Mentre il peso delle accise è rimasto invariato rispetto al 2021 (0,728 Euro su ogni litro di benzina, 0,617 Euro sul gasolio) le entrate garantite dall’IVA sono aumentate grazie ai rincari alla pompa, e hanno determinato per le casse statali un “tesoretto” aggiuntivo che sfiora 1,7 miliardi di Euro in soli 6 mesi”. (Red/ Dire) 06:05 29-03-22