(DIRE) Roma, 27 Marzo – “I toni di Biden certamente eccessivi e inopportuni per chi davvero vuole la Pace più di qualsiasi altra cosa! Ma come è vero il contenuto del manifesto di una donna che oggi manifestava coraggiosamente in Ucraina e diceva: ‘Se la Russia smette di combattere finisce la guerra. Se l’Ucraina smette di combattere finisce l’Ucraina!’ C’è chi combatte per aumentare il proprio potere, per estendere la propria influenza e chi combatte per vivere e non solo sopravvivere. C’è una differenza enorme tra aggrediti e aggressori e questo anche i pacifisti ad oltranza possono capirlo e decidere da che parte stare: complici o difensori”.
Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, che continua: “Ci si può armare per colpire per primi; per devastare una terra che comunque non ci appartiene. Oppure ci si può armare per difenderci, mettendo barriere tra i possibili ladri e noi: gli impianti di allarme, le grate alle finestre; le serrature alle porte. È la Russia che da tempo, in Georgia, in Cecenia, in Crimea, nel Donbas, ha preso ciò che di volta in volta gli faceva comodo, secondo la logica di un appetito insaziabile.
Ora l’Europa unita dice basta, anche se gli ucraini pagano con la vita questo scatto di dignità e di responsabilità. Ma noi non possiamo restare a guardare e a legittimare tutto. La Pace si costruisce anche con un dissenso chiaro, forte ed esplicito!”, conclude Binetti.