Dopo le nostre segnalazioni all’Autorità in relazione all’aumento del costo del carburante che si è verificato nelle ultime settimane, finalmente qualcosa si muove. L’AGCM ha infatti notificato e richiesto informazioni alle maggiori compagnie petrolifere avvalendosi anche dell’ausilio della Guardia di Finanza per approfondire le ragioni degli aumenti e valutare provvedimenti sull’ipotesi di un’eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza.
“Se dovesse essere confermata la mancanza di una motivazione tecnica che giustifichi questi rialzi, saremmo in presenza di un immane danno a imprese e cittadini – ha dichiarato il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – Le conseguenze del caro energia e del carburante rischiano di tradursi in una stangata per le famiglie italiane da miliardi di euro, tutto a causa di un rincaro immotivato e della mancanza di un “sistema italia” strutturato sulle fonti energetiche. Il costo del carburante è diventato insopportabile. Moltissimi cittadini hanno smesso di muoversi in auto, molte aziende hanno fermato le vendite, pianificato un fermo produttivo e rinviato gli ordini futuri perché è impossibile fare previsioni di prezzo sui prodotti. Siamo arrivati al punto che in alcune imprese non conviene più produrre perché le materie prime costano più del prodotto finale. Ovviamente a pagare i costi di tutto questo sarà l’utente finale e il consumatore – ha proseguito Nesci – Perché non intervenire in maniera massiccia in tempo e con celerità invece di aspettare il peggio? Continueremo a fare segnalazioni alle Istituzioni finché non verranno date risposte concrete a tutti quei cittadini e alle loro famiglie abbandonate a loro stesse e lasciate sole ad affrontare una crisi devastante e infinita” ha concluso Nesci.
Comunicato Stampa