(DIRE) Genova, 16 Mar. – “Niente fritti, mi spiace. Da ieri e per un po’, purtroppo, non possiamo farne più”. Lo hanno imparato a memoria ormai i ragazzi di “E.dai fish” di piazza Matteotti, a Genova, mini catena di ristorazione interamente dedicata a pesce e crostacei, presente anche a Viareggio e Marina di Massa. Da ieri, fuori dal locale nel pieno centro del capoluogo ligure, compare una scritta eloquente: “Fritti sospesi per irreperibilità di materia prima”. Una bella mazzata per chi, a fianco a crudi di mare, grigliate e panini con polpo o acciughe e burrata, proponeva croccanti conetti di fritto misto. Non è la solita solfa della “torta di riso finita” dei ristoratori genovesi accusati di scarso spirito di accoglienza. Questa volta il motivo è serio ed è lo stesso che, negli ultimi giorni, ha fatto prendere d’assalto alcuni scaffali dei supermercati: le materie prime in arrivo dall’est europeo scarseggiano. O, quantomeno, si teme possano scarseggiare in tempi molto rapidi. Tra queste, l’olio di semi di girasole che serve a far andare le friggitrici di E.day. “Per la guerra in Ucraina i rifornimenti sono bloccati e l’olio che si trova ora costa troppo- racconta Alfredo all’agenzia Dire, mentre serve un trancio di tonno alla piastra a un avventore un po’ in ritardo col pranzo- il nostro titolare ci ha invitato a sospendere i fritti, farli ci costerebbe troppo o saremmo costretti ad alzare i prezzi a livelli non sostenibili dai nostri clienti”. Ma i responsabili delle grandi catene di supermercati dicono che non c’è nessun allarme. “Può darsi che nei supermercati si trovi ancora qualcosa- replica Alfredo- ma per noi che ci riforniamo all’ingrosso non è così: l’olio non si trova più come prima e i prezzi sono schizzati alle stelle. Il poco che abbiamo lo teniamo per certe preparazioni, ma le fritture no, non riusciamo più a farle. E per noi è un bel problema perché se le stoppiamo è proprio perché prima ne facevamo tante e di olio ne consumavamo parecchio”. (Sid/ Dire) 16:54 16-03-22