08.00 – Ancora una volta ieri a tarda notte il Presidente ucraino Zelensky, in un nuovo video, è tornato a chiedere aiuto alla NATO esplicitamente riguardo l’istituzione di una No Fly Zone sui cieli del suo Paese. “Se non chiudete il nostro cielo,è solo questione di tempo prima che i razzi russi cadano sul vostro territorio, sul territorio dei Paesi Nato“, (cit. RAI TV) questa una delle sue frasi più incisive del discorso.
Dopo il bombardamento a 25 chilometri dal confine polacco, il premier Zelensky prevede che missili cadranno anche sul territorio dell’Alleanza Atlantica. La cronaca di guerra racconta che l’attacco russo di ieri è stato in realtà studiato e molto preciso in quanto nella zona colpita dai 31 razzi di mosca c’era un campo di addestramento militare. Mosca dice di aver ucciso 180 mercenari stranieri, Kiev riferisce la morte di 35 soldati ma pare ci siano tra i feriti anche cittadini stranieri. Il Paese dell’UE non avrebbe smentito la presenza dei suoi soldati.
La creazione di una No Fly Zone, è stata sin dall’inizio esclusa dagli USA e dagli Alleati, in quanto significherebbe ingaggiare da subito combattimenti contro i mezzi russi ed entrare in guerra aperta contro Mosca, una circostanza che farebbe scoppiare la Terza Guerra Mondiale.
FMP