Ucraina. A Mariupol aiuti fanno dietrofront, Mosca nega attacco

(DIRE) Roma, 10 Mar. – Un convoglio umanitario che stava portando aiuti a Mariupol è stato costretto a rinunciare e tornare indietro a causa degli intensi combattimenti: ne ha dato notizia la vice-prima ministra dell’Ucraina, Olha Vitaliyivna Stefanishyna. Nella città portuale del Mare di Azov prosegue l’offensiva dell’esercito russo, dove ieri le autorità locali hanno denunciato un “genocidio in atto”, dopo il bombardamento di un ospedale pediatrico in cui hanno perso la vita tre persone e 17 sono rimaste ferite. Stamani il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha negato che l’esercito russo possa aver compiuto un attacco contro obiettivi civili, tuttavia ha assicurato che le autorità apriranno un’indagine perché “nessuno ha informazioni chiare su quanto è avvenuto laggiù”. Intanto Serhii Sukhomlyn, sindaco della città occidentale di Zhytomyr, ha riferito che una palazzina, una centrale termica e due ospedali sono stati colpiti da attacchi aerei russi. Al momento non si registrerebbero vittime. Infine, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha negato le accuse mosse da Mosca di esperimenti condotti in Ucraina col Sostegno degli Stati Uniti per produrre armi batteriologiche, dopo che il Cremlino aveva affermato di aver individuato diversi laboratori e distrutto provette contenti tra gli altri i virus della peste e dell’antrace. Psaki ha accusato il governo russo di fare “propaganda” e avvertito che è necessario “tenere d’occhio la Russia” perché potrebbe stare progettando di “impiegare armi chimiche”. (Alf/Dire) 14:32 10-03-22

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