David Arakhamia, capo negoziatore della delegazione ucraina, durante un’intervista a Fox News, ha ribadito quali sono le posizioni del suo Paese in vista del terzo negoziato con la Russia. “Le uniche parti su cui è quasi impossibile essere d’accordo sono la Crimea e le sedicenti repubbliche (Donbass) di cui la Russia pretende il riconoscimento di indipendenza da parte nostra“. (cita RAI TV).
Il Governo di Zelensky non vuole trattare sull’integrità del territorio che appare essere il primo degli obiettivi russi. In relazione all’eventuale entrata nella NATO, Arakhamia, ha specificato che non c’è all’orizzonte nel breve periodo questa ipotesi. “i Paesi membri non sono pronti neppure a discutere di accoglierci nell’Alleanza, almeno per un periodo di 5 o 10 anni“.
Esclusione dal Patto Atlantico che invece il Governo di Mosca vorrebbe perenne. Appare chiaro che su queste legittime basi di partenza ucraine il prossimo negoziato col Cremlino non nasca con i migliori auspici. Troppo distanti almeno sulla carta le due posizioni.
FMP