In occasione dell’inaugurazione nel porto di Messina della nuova nave “Iginia” della flotta RFI, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto Mario Mega ha presentato al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, intervenuto all’evento, i rilevantissimi dati dei porti dello Stretto e l’impegno di programmazione e progettazione del sistema portuale, anello di congiunzione della rete trasportistica nazionale.
Tra i Porti di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria transitano ogni anno oltre 10.000.000 di passeggeri, sia a piedi che a bordo di circa 1.800.000 autovetture e 400.000 mezzi pesanti ai quali si aggiungono più di 1.500.000 di passeggeri e 800.000 tra mezzi pesanti ed autovetture sulle tratte Tremestieri-Villa San Giovanni-Reggio Calabria. Per tutti questi trasferimenti vengono effettuate circa 100.000 corse tra traghetti, navi ferroviarie e mezzi veloci/aliscafi con una media giornaliera di una partenza di una nave ogni 5 minuti fra i vari porti.
Mediamente, quindi, al netto del traffico merci, sullo Stretto di Messina ogni giorno transitano non meno di 20.000 passeggeri di cui circa un quarto pendolari che si spostano quotidianamente soprattutto per lavoro tra le provincie di Messina e Reggio Calabria. Nei periodi estivi, in corrispondenza ai massicci spostamenti dei turisti verso la Sicilia, i flussi di passeggeri e mezzi possono anche raddoppiare.
Dal punto di vista trasportistico, lo Stretto di Messina è un nodo di rilevanza nazionale che registra un traffico di mezzi pesanti paragonabile a quello del traforo del Frejus e superiore a quello del Monte Bianco. Il numero delle auto e mezzi sotto le 3,5 tonnellate è addirittura superiore a quello che attraversa il traforo del Monte Bianco.
Nell’ultimo anno sono aumentati anche i collegamenti ferroviari Nord/Sud sulla linea tirrenica, con un conseguente aumento dei collegamenti operati con i mezzi veloci tra Villa San Giovanni e Messina che presto riguarderà anche quelli con le Isole Eolie.
Per questa ragione, grazie agli investimenti del MIMS, è stato possibile avviare un importante intervento di riqualificazione delle infrastrutture di accoglienza per i passeggeri nei porti di Villa San Giovanni e di Messina con particolare attenzione ai pendolari (soprattutto lavoratori ma anche studenti ed anziani che si spostano per motivi di salute) che sono un numero consistente.
La sinergia che l’AdSP ha avviato con RFI ha consentito di sviluppare un masterplan unitario degli interventi che saranno realizzati sulle stazioni ferroviarie di competenza di RFI e sulle stazioni marittime di cui l’ente portuale è responsabile.
Questo consentirà di mettere a disposizione infrastrutture ancora più integrate, in cui il passeggero potrà muoversi agevolmente ed in sicurezza rendendo concreto il concetto di interoperabilità tra ferrovia e mezzi navali, sia in termini infrastrutturali che dei servizi di trasporto.
A Villa San Giovanni è prevista la costruzione di nuovi scivoli per traghetti, ricavati ampliando l’esistente banchinamento, per consentire l’ormeggio in contemporanea di due navi traghetto (invece dell’unico ormeggio oggi esistente) e di quattro ormeggi per i mezzi veloci (invece, anche in questo caso, dell’unico ormeggio attualmente operativo) con la possibilità di aumentare il numero delle corse e ridurre i tempi di attesa.
Presso i nuovi banchinamenti è inoltre prevista la realizzazione di una stazione marittima in prossimità degli attracchi direttamente collegata con la stazione ferroviaria, dotata di passerelle coperte sino agli imbarchi e su un piano sfalsato rispetto a quello stradale dove si muovono auto e camion.
Per questo intervento è già stato assegnato alla AdSP un finanziamento di 30 milioni di euro e sono in corso di assegnazione ulteriori 4 milioni di euro che si aggiungono alle risorse proprie dell’AdSP, per fare fronte al costo complessivo dell’intervento risultante dal Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica, che l’ente è in procinto di affidare a RFI per le opere edilizie e ad un altro soggetto per le opere marittime. Si prevede di avviare entro il terzo trimestre del 2023 la gara per l’esecuzione delle opere che saranno completate entro il 2025.
A Messina, invece, è stata programmata la riqualificazione di alcuni spazi portuali con la finalità di spostare tutti gli ormeggi dei mezzi veloci a ridosso della Stazione Ferrovia FS con l’utilità di poter attivare un’unica stazione marittima passeggeri integrata con la Stazione ferroviaria e quindi realizzando, anche in questo caso, una vera interoperabilità ferro-nave. In questo modo sarà anche possibile realizzare dei percorsi pedonali protetti dalla Stazione marittima alle banchine, evitando i disagi che attualmente i passeggeri devono subire per le attese all’imbarco.
Per i mezzi veloci, che servono soprattutto il traffico dei pendolari dello Stretto oltre che per le Isole Eolie, saranno realizzati, presso la banchina Rizzo, due pennelli di accosto e si procederà all’adeguamento del lay-out dell’invasatura RFI, al momento utilizzata dalle navi traghetto. Verranno inoltre potenziati gli ormeggi dedicati ai traghetti raddoppiando gli scivoli e sistemando la viabilità di accesso in porto.
Anche in questo caso la sinergia con RFI consentirà di rendere gli interventi dell’AdSP e quelli sulla stazione ferroviaria perfettamente integrati, migliorando anche l’accessibilità dalla città per i passeggeri a piedi e per quelli che giungono in porto in auto o utilizzando taxi e servizi pubblici.
La spesa prevista per gli interventi di competenza dell’AdSP, pari a 5 milioni di euro, è già coperta da finanziamento del MIMS. Si prevede di avviare la gara di appalto entro il secondo trimestre del 2023 con l’ultimazione dei lavori fissata entro il primo trimestre del 2025. Con RFI attiveremo già nei prossimi mesi una fase transitoria che consentirà di anticipare parte delle migliorie organizzative già a partire dalla fine dell’anno in corso.
Oltre a questi interventi sulle stazioni marittime l’AdSP è impegnata in altri importanti obiettivi programmati con finanziamenti già assegnati con il Fondo complementare, che consentiranno di supportare l’efficientamento e la transizione energetica nell’Area dello Stretto. Si tratta degli interventi di elettrificazione delle banchine di tutti i porti del Sistema Portuale e per la realizzazione di un deposito costiero di GNL a Messina per una spesa complessiva di circa 110 milioni di euro, di cui quasi la metà coperta da finanziamento pubblico. Per questi interventi sono già state avviate le attività di progettazione, con la predisposizione degli studi di fattibilità, ed oggi l’Autorità è impegnata nell’avvio della redazione del PFTE per l’elettrificazione delle banchine e della gara per l’individuazione degli operatori privati che si faranno carico della realizzazione e della gestione del deposito di GNL. La gara per l’elettrificazione delle banchine partirà nel giugno prossimo e la conclusione dei lavori è prevista entro il primo trimestre del 2026. Per il deposito di GNL, invece, la procedura di gara sarà avviata entro marzo 2022 e la fine dei lavori è prevista sempre entro il primo trimestre del 2026.
Diversi altri interventi sono in corso o in via di progettazione in tutti i Porti dello Stretto per migliorare sia l’accoglienza dei porti che i loro collegamenti con il sistema retroportuale, per creare le condizioni affinchè l’attivazione delle Zone Economiche Speciali possa sostenere in maniera concreta e decisa lo sviluppo non solo della portualità e della logistica in questa area, ma anche del sistema imprenditoriale locale che sta subendo gli effetti prima della crisi economica degli scorsi anni e da ultimo della pandemia da COVID-19.
La comunità portuale dello Stretto, con le sue imprese ed i suoi lavoratori, ha dimostrato una grande capacità di sacrificio durante le fasi difficili soprattutto del primo lockdown del 2020, assicurando al meglio il regolare funzionamento dei porti ed il traghettamento delle merci. Oggi è pronta a contribuire al rilancio dell’economia dei nostri territori per il quale però occorre grande attenzione e supporto da parte del Governo e delle Istituzioni regionali e locali.
Comunicato Stampa