“Preoccupa l’impatto della spinta inflazionistica sui salari, un fenomeno che può dar luogo ad una pericolosa spirale recessiva ripercuotendosi direttamente sul potere d’acquisto dei lavoratori. Per tale ragione, come Sindacato UGL, chiediamo al Presidente Draghi e al Ministro Orlando di riaprire il tavolo di confronto tenendo conto dei profondi mutamenti verificatisi all’interno del mercato del lavoro in questi ultimi anni. E’ fondamentale, in tal senso, adeguare la normativa vigente e le disposizioni dei CCNL attualmente in vigore alla crisi occupazionale innescata dalla pandemia e alle numerose incognite che alimentano il clima di instabilità a livello internazionale, prevedendo nuovi strumenti e garanzie a tutela dei lavoratori. Ci opponiamo, pertanto, ai numerosi tentativi volti ad indebolire il ruolo dei corpi intermedi e a limitare la libertà sindacale, ribadendo l’importanza centrale della contrattazione collettiva al fine di ampliare l’attuale cornice di diritti e per garantire i salari. Al contempo, auspichiamo quanto prima una coraggiosa riduzione del cuneo fiscale sul lavoro per difendere i redditi delle famiglie e ridare competitività alle imprese”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito all’importanza di rafforzare la contrattazione collettiva.