09:29 – L’Afghanistan sta vivendo una grave crisi per carenza di personale medico, farmaci e in alcuni casi anche riscaldamento, che ha costretto 33 ospedali a chiudere, di quelli aperti solamente 5 ospedali hanno le attrezzature necessarie per curare il Coronavirus. Un Nazione già vessata da un’economia in crisi e un cambio di governo, come si evince dall’articolo precedente, adesso deve combattere con un aumento di casi di contagio da Coronavirus. Scrive AL-JAZEERA che “tra il 30 Gennaio e il 5 Febbraio, i laboratori pubblici in Afghanistan hanno testato 8.496 campioni, di cui quasi la metà erano positivi al COVID-19. Questi numeri si traducono in un tasso di positività del 47,4%“. I pochi ospedali aperti hanno poco carburante per poter alimentare il riscaldamento degli edifici, dunque ai pazienti vengono distribuite molte coperte per tentare di mantenerli al caldo. In sei mesi, inoltre, i dipendenti hanno ricevuto un solo stipendio, quello del mese di Dicembre, che segna l’inizio di un probabile collasso del sistema sanitario. I cittadini così sono sempre più poveri e non riescono a permettersi il cibo, rischiando così di morire di fame.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) avrebbe dovuto inviare i kit per riconoscere la variante Omicron di Coronavirus a fine Gennaio, ma adesso si pensa arriveranno entro la fine di Febbraio. La mancanza dei kit non permette ai medici di riconoscere la variante e dunque non è possibile decretare quale sia il motivo dell’aumento dei casi di contagio. Il Paese ha avviato la campagna vaccinale in moschee e cliniche mobili per tentare di vaccinare quante più persone possibile in poco tempo. Dopo un anno circa dall’inizio della campagna, sono state somministrate 5,22 Mln di dosi, 3,96 Mln hanno ricevuto una vaccinazione completa, portando il tasso di vaccinazione completa ad appena il 10,2%.
SM