(DIRE) Roma, 30 Gen. – “Una premessa: il calcio italiano è un pilastro dello sport italiano, e non è solo quello super professionistico della serie A, dentro cui pure viaggiano realtà diverse. Ma l’attenzione del Governo deve essere rivolta a tutto lo sport e alle difficoltà che sta affrontando. Lo sport, e il calcio, non devono però dimenticare come la crisi sia antecedente al Covid. Non si possono solo invocare aiuti di Stato. Il Governo e la politica possono spingere sull’acceleratore, ma per un reale cambio di passo, c’è bisogno che anche il calcio cominci a correre”. Lo dice la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, in una intervista rilasciata al Sole 24 Ore, in cui ricorda gli interventi effettuati a favore del mondo del calcio. “Siamo intervenuti, pur nelle oggettive e gravi difficoltà del momento, con il credito d’imposta del 50% sulle sponsorizzazioni e con i ristori sui tamponi e altre spese sanitarie. Non dimentico poi le misure di cui hanno usufruito i club nel ‘Decreto Crescita’ e in quello degli ‘impatriati’, oltre alle agevolazioni sulle imposte. Prima con la legge 178/20 che prevedeva una rateizzazione in 24 mesi, poi con la Legge di Bilancio per i primi 4 mesi del 2022 e una rateizzazione in 7 mesi. Aggiungo che è allo studio la possibilità di ampliare l’arco temporale fino a 20 mesi”. Vezzali anticipa poi gli argomenti del tavolo di confronto sulle difficoltà che sta attraversando “lo sport professionistico, di vertice e l’intero comparto. Sto coinvolgendo al tavolo prima di tutto l’Agenzia delle Entrate, l’Inps, l’Agenzia dei Monopoli, oltre i competenti ministeri. In questa prima fase dovremo identificare soluzioni che possano, in tempi brevi, dare frutti. Penso a ristori e rimborsi, ma soprattutto ad azioni che portino a reperire risorse o a sfruttare meglio quelle disponibili”. Vezzali anticipa che “in un secondo momento dovremo dedicarci a interventi più di ampio respiro come il tema degli impianti sportivi e non solo nella logica dei grandi eventi che pure dobbiamo incentivare”, e il riferimento è alla volontà della Figc di candidare l’Italia a ospitare gli Europei del 2028 o del 2032. “Dovremmo costruire da subito un dialogo coi privati e ammodernare la legge sull’edilizia sportiva con i ministeri competenti”. Infine, le riforme che Vezzali si aspetta dal mondo del calcio. “Vorrei essere di impulso all’attuazione di temi sui quali riscontro resistenze ma che sono ben noti a tutti e che peraltro sono anche presenti nel programma del presidente Gravina: riforme dei campionati, sostenibilità, licenze, controlli e trasparenza nei bilanci e nelle partecipazioni societarie, flessibilità contrattuale con tetti salariali e budget, un freno alle commissioni dei procuratori, contenimento dei costi. Vogliamo, tutti insieme, realizzare il gol della vittoria. Ma per farlo c’è bisogno di azioni concrete”, conclude la sottosegretaria allo Sport. (Res/ Dire) 11:03 30-01-22