Truffe online: attenzione alle false email di organismi di polizia. Che ovviamente non ne sanno nulla

L’allerta della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non cliccate e cancellate subito i messaggi

E’ in corso una massiva campagna di phishing attraverso false email e messaggi social realizzati indicando nel testo il nome del Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, così come del Capo della Polizia, del Direttore della polizia postale e di altri rappresentanti delle forze dell’ordine. Tali falsi messaggi, scritti in diverse lingue, utilizzano anche logo della Repubblica Italiana, del Ministero dell’Interno, di Europol o della Polizia, e prospettano alla vittima una inesistente indagine penale nei suoi confronti; il tutto allo scopo di causare agitazione nel destinatario, inducendolo a ricontattare i truffatori ed esponendosi in tal modo a successive richieste di pagamenti in denaro o comunicazione di propri dati personali. Attenzione!

La Polizia Postale raccomanda di diffidare da simili messaggi. Nessuna forza di polizia contatterebbe mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro minaccia di procedimenti o sanzioni penali. A ricordarcelo ancora una volta è la Polizia Postale, che ha pubblicato un nuovo post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”, con lo screenshot di uno dei tipici annunci che corrono in rete sotto l’apparente ma falso logo della Repubblica Italiana, del Ministero dell’Interno, di Europol o della Polizia.

 “Può sembrare veritiero questo post ma non lasciatevi ingannare, nessuno regala niente e questa è una delle tante truffe che sono presenti in questo momento sul web, non cadete in tentazione perché la truffa online non va mai in ferie, soprattutto in questo periodo.” Attenzione, quindi! È solo verificando ogni messaggio che giunge sui nostri apparati – rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – che si può evitare di cadere nella trappola e quindi di farsi sottrarre dati sensibili o bancari perché i nostri gestori telefonici utilizzano solo canali ufficiali per le loro comunicazioni e offerte. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

c.s. – Sportello dei Diritti

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