Reggio Calabria, Versace e Brunetti al concorso della Fondazione Scopelliti

I massimi rappresentanti della Città Metropolitana e del Comune capoluogo hanno portato i saluti dei due Enti all’ormai tradizionale concorso nazionale letterario, artistico, musicale e multimediale promosso dalla Fondazione dedicata al Magistrato Antonino Scopelliti

Il sindaco ff della Città Metropolitana, Carmelo Versace, e del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, stamane, collegati via web, hanno preso parte alla premiazione del Concorso nazionale letterario, artistico, musicale e multimediale “Antonino Scopelliti”, destinato agli studenti delle scuole di primo e secondo ciclo d’Italia.

Giunta alla terza edizione, l’iniziativa è promossa dalla Fondazione intitolata al magistrato vittima di un agguato mafioso nel 1991, congiuntamente all’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola e con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

«Le nostre Amministrazioni – ha detto Versace – non potevano non cogliere questo invito, sperando che la collaborazione con la Fondazione “Scopelliti”, cui va il nostro più sentito ringraziamento, continui sempre nel segno della crescita e della condivisione di percorsi stimolanti e avvincenti che, in un certo senso, aiutino la Città Metropolitana a fare sempre meglio». Ed un ringraziamento particolare, il vicesindaco metropolitano, lo ha rivolto alla presidente della Fondazione, Rosanna Scopelliti, che «prosegue, nei suoi diversi ruoli, in quel percorso di affermazione della legalità e del senso civico per la nostra città, per il territorio metropolitano e per l’intera regione».

Versace si è, quindi, soffermato sul momento particolare che «noi tutti stiamo vivendo». «Sarebbe stato bello – ha spiegato – poter svolgere questa cerimonia in presenza, anche solo per poter abbracciare ogni studente che ha preso parte a questo bellissimo concorso. Sono certo, infatti, che la politica debba sempre più valorizzare simili iniziative di carattere culturale perché, soltanto così, la nostra realtà può elevarsi ed affermarsi in palcoscenici nazionali che le appartengono. Bisogna, dunque, cogliere queste opportunità che fanno della letteratura, dell’arte o della musica elementi essenziali di sviluppo sociale e civile ancor prima che economico».

Anche i complimenti del sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, sono andati alla Fondazione “Scopelliti” promotrice di «un’iniziativa fondamentale per tenere vivo il ricordo e l’esempio di persone che non ci sono più». «La Fondazione presieduta da Rosanna Scopelliti porta il nome di una persona che ha dato la vita per il rispetto della legalità ed è importante ricordarlo perché, probabilmente, non se ne parla mai abbastanza». Poi, rivolgendosi direttamente alle studentesse ed agli studenti collegati, il sindaco Brunetti ha detto: «Continuate così. Noi saremo sempre al vostro fianco ed accanto a quanti si adoperano, quotidianamente, per l’affermazione dei valori legati alla cultura ed alla legalità».

La presidente della Fondazione, Rosanna Scopelliti, nel ringraziare le istituzioni, ha spiegato come, sebbene il concorso letterario nasca nel nome e nella figura di Antonino Scopelliti, «vuole essere anche uno stimolo, giornaliero, su quelle che sono le tematiche di attualità importanti».

«Dei ragazzi informati – ha affermato – sono studenti che riescono ad avere una propria idea e ad eccellere nella costruzione di una comunità cittadina consapevole, forte ed in grado di proporre senza dover soltanto accogliere passivamente le decisioni».

«Consapevolezza e conoscenza – ha continuato Scopelliti – sono le chiavi contro il bullismo e le mafie. Cittadini consapevoli sono dei cittadini che non possono essere presi in giro». Parlando ai ragazzi, la presidente della Fondazione ha consigliato: «Approfittate della scuola e dei vostri insegnanti per studiare ed informarvi. Lo dico soprattutto ai partecipanti delle regioni del Mezzogiorno che, attraverso la conoscenza del proprio territorio, delle proprie origini e radici, possono avere uno strumento decisivo contro le mafie che va oltre la denuncia e si innesta nella formazione personale di un individuo». «Non c’è spazio per l’illegalità – ha concluso – quando ci sono cittadini consci che hanno ben chiaro il principio di una comunità che va tutelata e protetta».

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