(DIRE) Genova, 18 Gen. – “Se estendiamo il green pass da vaccino a tutte le attività, facciamo andare in giro persone che sono più protette e che, se dovessero contagiarsi, non corrono gravi rischi come in passato. Occupiamoci di chi ha sintomi e non di chi è asintomatico: il tampone deve diventare uno strumento clinico”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a “Mattino Cinque, su Canale 5. “Se uno si ammala- prosegue il governatore- sta a casa e si cura, passati tre giorni dai sintomi, senza alcuna burocrazia, può tornare alla vita del Paese, senza nessun altro esame, se non i consigli del medico curante. Altrimenti, ci prendiamo in giro, continuiamo a fare le code davanti alle farmacie con migliaia di persone che, una volta guarite, oltre al tampone negativo, devono avere il certificato di guarigione dal medico curante, sennò non ottengono il green pass. Non può essere che, se uno prende il covid, la prima telefonata non sia al medico, ma al proprio legale”. Per Toti, in sintesi, “bisogna cambiare tutte le regole sul tracciamento perché oggi non siamo più in grado di rispettarle. Ci sono 4.000 nuovi contagiati al giorno in una regione piccola come la Liguria, se sono poco socievoli parliamo di 40.000 persone da contattare e tracciare ogni giorno, una cosa irrealizzabile. Americani e spagnoli stanno dettando la linea: il vaccino protegge dai sintomi gravi e le varianti stanno trasformando il virus in qualcosa di meno aggressivo. Non riusciamo a tamponare tutti, bisogna adattare le regole al mondo che cambia”. (Sid/ Dire) 09:27 18-01-22