Spazio. nanosatelliti in orbita, il Sudafrica controlla 2 oceani

Lanciati con Space X Prime tre apparecchi di “costellazione” 

(DIRE) Roma, 14 Gen. – Tre nanosatelliti realizzati completamente in Sudafrica sono stati lanciati in orbita dal governo di Pretoria con l’obiettivo di raccogliere dati per il monitoraggio delle sue acque territoriali, parte sia dell’Oceano Indiano che di quello Atlantico. Come ricostruiscono media locali, ad esempio il quotidiano The Witness, il lancio è avvenuto ieri dalla stazione spaziale americana di Cape Canaveral, in Florida.

A “dare un passaggio” ai tre apparecchi, scatole cubiche alte 20 centimetri e larghe dieci, sviluppati grazie al lavoro della Cape Peninsula University of Technology, è stato un razzo prodotto dall’azienda aerospaziale Space X. La compagnia è di proprietà del magnate Elon Musk, cittadino canadese naturalizzato americano ma nato in Sudafrica, ritenuto l’uomo più ricco al mondo. I profili social dell’azienda di Musk hanno anche mostrato in diretta il lancio del velivolo.

I tre nanosatelliti sono i primi di una cosiddetta “costellazione” di apparecchi che il Sudafrica intende posizionare in orbita, a un’altitudine di 525 chilometri, per poter monitorare le sue acque territoriali. Tra le funzioni che la Maritime Domain Awareness Satellite constellation (MdaSat-1), questo il nome dell’inziativa, sarà in grado di svolgere sono previste la raccolta di dati sugli stock ittici, il monitoraggio del traffico marittimo ma anche l’eventuale individuazione di navi in avaria e potenzialmente inquinanti.

Secondo il ministro di Istruzione superiore, scienza e innovazione sudafricano Blade Nzimande, i finanziamenti destinati al dipartimento di Scienze e innovazione “stanno dando i loro frutti”. Il governo sudafricano ha speso nel progetto del MdaSat-1, il primo in Africa di questo genere, 27 milioni di rand per tre anni, l’equivalente di circa 1,5 milioni di euro. (Bri/ Dire) 18:11 14-01-22

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