Roma, 5 gen. – Casi triplicati tra docenti e studenti, tamponi introvabili e screening saltato. Per Monica Fugaro, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo ‘Viale Legnano’ di Parabiago, in provincia di Milano, il rischio di riaprire le scuole il 10 Gennaio è quello di una “paralisi di tutto il sistema”. “Fino a pochi giorni fa la nostra scuola era Covid free. Grazie a mascherine, docenti vaccinati e una grande attenzione delle famiglie. Nell’ultimo periodo, dal 20 Dicembre, i casi sono triplicati, probabilmente a causa di contagi avvenuti fuori- spiega la dirigente all’agenzia di stampa Dire- accetteremo ogni decisione presa dagli organi competenti, ma credo che la soluzione più giusta sarebbe tornare in Dad, anche solo per qualche giorno”. La preside, quindi, sottoscrive quando già auspicato dall’Anp nazionale: sì a un ritorno in presenza, ma non “a tutti i costi”. A preoccupare i dirigenti, oltre all’aumento dei contagi tra gli alunni, è soprattutto la mancanza di personale. Nel suo istituto attualmente non rientreranno 7 docenti, ma è probabile che il numero di quarantene aumenti. E per alcune classi di concorso, “le maestre sono introvabili, con il rischio di creare un disagio maggiore alle famiglie se avvertite all’ultimo minuto”. Secondo Fugaro, quindi, l’annoso problema della mancanza di docenti si intreccia in questo momento con la variante Omicron e con la difficoltà di sottoporsi a un tampone molecolare. “Il rischio è una paralisi della scuola. Forse sarebbe più ragionevole pianificare un blocco parziale e rimodulare il servizio- spiega- ma anche ridurre le altre attività: che senso ha andare in Dad se poi si va in giro per saldi?”. (Adi/ Dire) 12:55 05-01-22
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