Cosa ci fa dentro il fast food di una città in preda agli incendi estivi una Cassandra che, naturalmente, aveva già previsto tutto? È questa l’ultima, provocatoria, opera drammaturgica di Katia Colica in un primo studio diretto da Matteo Tarasco, regista e drammaturgo teatrale di fama mondiale, primo e unico regista italiano nominato Membro del Lincoln Center Theatre Directors Lab di New York e già Resident Director della London Academy of Music and Dramatic Art e del National Theatre Studio di Londra. “Cassandra Global Warner”, personaggio della mitologia classica potente e amato, è qui rappresentato dalla siciliana e romana d’adozione Aurora Cimino, attrice giovane ma di lunga esperienza, in scena con l’attore Gaetano Tramontana, interprete di un fragile quanto ironico attore Agamennone. Le musiche originali dal vivo sono a cura di Antonio Aprile e gli elementi scenici sono realizzati da Luisa Malaspina. Simone Casile, infine, avrà il compito della direzione tecnica. Un cast che parte dal territorio e si mescola a grandissime professionalità della scena nazionale e internazionale, martedì 21 dicembre alle 21:00 al Teatro Siracusa che adesso ospita il Burger King; un edificio caro ai cittadini della città dove storia, arte e cultura nelle loro massime espressioni si sono espresse arricchendo il territorio.
Una location fortemente voluta dalla produzione, l’associazione Adexo, che ha voluto esordire proprio all’interno di un sito particolarmente amato e perfetto per la tematica sviluppata. «Non si tratta soltanto di uno spettacolo teatrale ma di una vera e propria azione culturale: il contributo che vogliamo dare non è un’indicazione su come l’uomo debba affrontare la gestione della cultura e dell’ambiente – afferma l’autrice Katia Colica – ma una riflessione su quanto le contraddizioni siano evidenti. Raccontare oggi il Mito di Cassandra significa sfidare la società a guardare in faccia le verità». «Cassandra Global Warner è un monito lanciato ai contemporanei – sottolinea il regista Tarasco – e al contempo un grido di speranza per un mondo diverso più equo e più solidale. Il teatro, luogo sacro e oggi troppo spesso desacralizzato, ci è sembrato lo spazio ideale per raccontare questa storia antica e sempre nuova». Uno spettacolo reso possibile anche grazie al lavoro dell’associazione Ulysses che ha coordinato ogni azione propedeutica per favorirne lo svolgimento in una location come il Teatro Siracusa. L’accesso allo spettacolo è su prenotazione.