Sono molto promettenti le notizie che giungono da uno studio pubblicato su un tema al centro dell’attenzione da mesi, quello sull’immunità contro il Covid-19. E ora sembrano giungere le prime risposte: scienziati dell’Università del Wisconsin a Madison, giovedì, hanno pubblicato i risultati di uno studio sulle proteine simili agli anticorpi del sistema immunitario negli organismi degli squali che sono in grado di prevenire l’infezione del coronavirus nelle cellule umane, così come dei suoi ceppi e dei virus correlati. Secondo i risultati dello studio “Queste piccole proteine simili agli anticorpi possono entrare in punti dove gli anticorpi umani non riescono. Possono assumere forme geometriche uniche. Ciò consente loro di riconoscere strutture che i nostri anticorpi umani non possono riconoscere”, ha affermato uno degli autori dello studio Aaron Lebeau. Queste proteine non sono ancora state testate sugli esseri umani e non saranno disponibili per il trattamento degli esseri umani in tempi brevi, ma contribuiranno a prepararsi contro futuri focolai di coronavirus, affermano gli scienziati. In questo caso, verrà utilizzato un mix proteine di diverse specie di squali per massimizzare l’efficienza contro una varietà di virus mutanti. I ricercatori, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, fanno notare che questo nuovo tipo di farmaco sarà più economico e più facile da produrre rispetto agli anticorpi umani. Inoltre, i farmaci a base di proteine di squalo saranno particolarmente utili per le persone con disabilità.
Comunicato Stampa “Sportello dei Diritti”