Rapporto di Migrantes: almeno 2460, a fronte di 2350 scorso anno
(DIRE) Roma, 14 dic. – Nel 2021 la stima del numero di migranti morti e dispersi nel tentativo di raggiungere l’Europa sia attraverso il Mediterraneo che l’Oceano Atlantico è aumentata rispetto all’anno precedente. I dati ai primi di novembre di quest’anno sono già superiori a quelli del 2020: si tratta di almeno 2460 persone contro circa 2350. E’ quanto emerge dal Rapporto asilo 2021 pubblicato dalla Fondazione Migrantes, un organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana (Cei), che rielabora dati dell’agenzia europea Frontex e dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim).
“Ai primi di novembre 2021 la stima (minima) dei migranti morti e dispersi nel Mediterraneo ha già superato il totale del 2020, 1.559 contro 1.448”, si legge nel documento. “Lo scenario di questo ‘nuovo’ disastro umanitario, circondato dalla sostanziale indifferenza degli Stati europei e dell’Ue – prosegue il testo – è soprattutto il settore del Mediterraneo centrale, sulla rotta che conduce verso l’Italia e Malta, dove sempre ai primi di novembre 2021 si contano già più di 1.200 morti e dispersi, contro i 999 di tutto il 2020”.
Nel rapporto, giunto alla sua quinta edizione, si aggiunge: “E’ impressionante anche il quadro che emerge dalla rotta atlantica verso le isole Canarie, territorio spagnolo: oltre 23mila gli arrivi nel 2020 contro i 2.700 dell’anno precedente (nove volte tanti) e numeri ancora in crescita nel 2021. Ma nel periodo si è moltiplicato anche il tributo di morti e dispersi in mare: quasi 900 quelli di cui si è avuta notizia nel 2020, il quadruplo rispetto al 2019, e già altri 900 quelli del 2021 (dato ai primi di novembre)”.