I premi Muse Calabria. Per raccontare chi resta ed opera nei territori

Domenica scorsa, gremita Chiesa degli Artisti – Tempio di San Giorgio alla Vittoria di Rc, per l’Associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” che con grande consenso di pubblico e di partecipazione ha arricchito i suoi appuntamenti domenicali con il “Premio Muse Calabria”, che, nato proprio in questo nuovo anno sociale vuole essere una svolta sui personaggi che operano nei vari territori regionali, all’insegna del dialogo e della comunicazione condivisa con volti della cultura e del mondo istituzionale. Dopo 22 anni di attività, ha dichiarato il presidente Muse Giuseppe Livoti, e dopo avere dato i natali al Premio Muse, riconoscimento assegnato alle eccellenze nazionali condotte per vari eventi a Reggio Calabria, ora promuoviamo colori i quali sono rimasti nella nostra regione e hanno dato e/o continuano a dare un contributo di visibilità, non alla “Calabria grande ed amara”, come scrive Repaci ma, alla Calabria sana e responsabile proiettata nel panorama nazionale ed europeo. Un Premio Muse Calabria, voluto dal direttivo e dai suoi 13 componenti che, in occasione dell’ultima riunione, nello scorso mese di settembre hanno istituzionalizzato il nuovo riconoscimento per onorare, ricordare e porre all’attenzione l’operato di chi ha lavorato, lavora e continua ad operare in terra di Calabria, non un luogo di trincea ma, un luogo geograficamente aperto a tutti i linguaggi, competenze e culture altre. In apertura di serata, il prologo è stato affidato alla vice presidente e già dirigente scolastica Orsola Latella. Per la Latella, tale premio, è un atto simbolico, nel senso nobile del termine, infatti sappiamo che già gli antichi si servivano del simbolo. Il simbolo può sembrare un espediente banale ma, invece, contiene implicazioni: noi oggi ci concentriamo sul Milieu territoriale, sul genus influenzatore del territorio. Il rapporto tra cultura e territorio è tanto ovvio quanto fondamentale da rilevare; percorrere le strade della storia culturale della Calabria significa far emergere un intarsio di personaggi della nostra Terra, acquisire uno stile che guarda al primato delle Persone sulle strutture, ripercorrere il cammino regionale che fa da preambolo a quello nazionale (quello che c’è nella Regione c’è in un pezzo d’Italia). In conformità a quest’idea, il progetto dell’Associazione Le Muse si fa percorso concreto le cui parole chiave sono ricerca e proposta, il che significa cercare quelle linee d’impegno che la Regione può recepire. Può intuire ciò chi è disposto mentalmente a creare contatti, instaurare richiami tra immagini e saperi.Una solenne manifestazione che ha visto la presenza di testimonial che hanno consegnato l’artistico premio. Presenti infatti il consigliere comunale Federico Milia che ha premiato Lillo Chilà presidente e direttore di Catona Teatro, il direttore del Coro Giovanile Laudamus Marina Cuzzola che ha consegnato il riconoscimento al direttore del Conservatorio “Francesco Cilea” Mariella Grande, mentre il sindaco di Palizzi Umberto Nocera ed il dott. Marino – ematologo – rappresentante dell’Ail reggina hanno assegnato l’artistico piatto – trofeo a Demetrio Crucitti già direttore sede Rai Calabria e a Don Nuccio Cannizzaro parroco degli artisti.

La serata ha visto anche la partecipazione attiva e fattiva degli alunni del Liceo Scientifico “Euclide” di Bova Marina ed in particolare Erika Cotronei e Irene Manti, guidati dalla prof.ssa Margherita Festa che hanno intervistato i protagonisti dell’evento. I giovani allievi dell’Euclide sono stati accompagnati anche dal vice sindaco di Bova il dott. Gianfranco Marino che ha ribadito l’importanza della scuola e dei territori per le nuove generazioni. Lillo Chilà presidente e direttore di Catona Teatro ha avuto la seguente motivazione: vigoroso presidente di Catonateatro che, sin dalla prima edizione nel 1986, nell’ ex colonia marina, divenuta negli anni novanta Arena “Alberto Neri”, dirige con abnegazione rassegne nazionali che portano la città metropolitana di Reggio Calabria nei circuiti della storia del teatro e dello spettacolo italiano; Mariella Grande carismatica eccellenza della formazione, rappresentante ed interprete dell’alta cultura musicale che, in qualità di direttore del Conservatorio di Musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, ha contribuito a proiettare intere generazioni nel panorama contemporaneo nazionale ed internazionale; Demetrio Crucitti già direttore di Rai Calabria, eccellenza che ha gestito la direzione tecnica per gli insediamenti delle regioni per lo sviluppo informatico nella progettazione e promozione di impianti ad alta frequenza; personalità che ha promosso da “intellettuale” la tutela del mondo delle minoranze e del senso di appartenenza tramite la comunicazione televisiva; Don Nuccio Cannizzaro parroco degli Artisti che da sempre promuove il senso della celebrazione liturgica nella solennità della bellezza e nell’accoglienza della Cultura come forma di mediazione tra l’uomo e Dio, operando a Reggio Calabria in un edificio di culto importante e simbolico quale è San Giorgio della Vittoria. Lillo Chilà presidente della Polis Cultura, ha augurato di continuare a promuovere ciò che organizza e propone da più di 36 anni con manifestazioni ed eventi culturali legati al Teatro sul territorio di Reggio e provincia, ma occorrono contributi ed amministrazioni consapevoli, Demetrio Crucitti ha augurato per la Rai calabrese di continuare a promuovere le minoranze linguistiche per trasmetterle alle generaizoni future. Mariella Grande si è soffermata su quello che è stato fatto in Conservatorio per i giovani e cosa si potrebbe fare per farli rimanere al Sud mentre Don Nuccio Cannizzaro ha effettivamente sollecitato il pubblico di vivere nella cultura, anche al punto di vista religioso affinchè la spiritualità possa avere solide basi. La consegna del Premio è avvenuta con un toccante rito, ovvero una firma per accettazione, su una tavola in argilla cruda, realizzata dall’artista, ceramista e scultrice Rossella Marra che verrà fissata nel Cortile delle Muse ormai riconosciuto luogo di incontro e di cultura.

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