11:09 – Il disastro nucleare avvenuto a Fukushima l’11 Marzo 2011, ha sollevato un grosso dubbio sulla dipendenza del Giappone dal nucleare. Le autorità locali hanno così deciso di utilizzare altre fonti di energia, quali il gas naturale, anche se molto costoso, e il carbone, meno costoso. Dopo i recenti studi sul grave impatto ambientale che ha la produzione di energia elettrica dal carbone, il Giappone si vede costretto a cambiare rotta. Le società elettriche hanno, tuttavia, deciso di non utilizzare energie rinnovabili, ma di volgere la loro attenzione su idrogeno e ammoniaca. Il Governo Giapponese invece mira a divenire la “Prima Economia dell’Idrogeno”, infatti alcune case automobilistiche in Giappone, già da alcuni anni, hanno realizzato macchine a idrogeno che possono essere rifornite nelle pompe di benzina distribuite per il Paese. Le auto ad idrogeno sono silenziose ed ecologiche, dunque sembrano la soluzione migliore per allontanare il Paese dalla dipendenza dal Carbone. La casa automobilistica Toyota ha presentato il suo primo modello ad idrogeno, la Mirai (“Futuro” in giapponese), sfruttando la tecnologia spaziale delle celle a combustibile di Apollo nelle missioni lunari. La società mira a sfruttare tale tecnologia per gli apparecchi di uso quotidiano sia negli uffici che nelle abitazioni. Il Giappone mira infine a produrre “Idrogeno Blu”, in cui il gas estratto da combustibili fossili ha un basso impatto ambientale, in quanto è accoppiato ad un sistema di cattura e di stoccaggio permanente della CO2 prodotta nel processo. (cit. BBC)
SM