“Sono 1.017 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nei primi 10 mesi del 2021, dati impressionanti che fotografano una inaccettabile strage sul lavoro. Sono 3 i decessi al giorno, una vittima ogni 8 ore. Statistiche impietose e intollerabili per un Paese avanzato che pone il diritto al lavoro a fondamento della propria Costituzione. Il decreto varato di recente che inasprisce le sanzioni alle imprese e rafforza i poteri dell’Ispettorato nazionale rappresenta un passo avanti importante, ma non è sufficiente. Come UGL, ribadiamo la necessità di assicurare un maggiore coordinamento degli enti preposti ai controlli attraverso la creazione di una Agenzia Nazionale unica. E’ fondamentale, inoltre, mantenere meccanismi di flessibilità in uscita che favoriscano il pensionamento anticipato soprattutto per quanto riguarda i lavori più gravosi dove il tasso di infortuni mortali è maggiore. La tutela dei lavoratori deve essere una priorità assoluta dell’agenda politica. In tal senso, occorrono maggiori investimenti nella formazione e nella cultura della sicurezza a partire dalle scuole. La manifestazione dell’UGL “Lavorare per vivere” ha l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul fenomeno delle cosiddette morti bianche. Basta stragi sul lavoro”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Inail relativi agli infortuni mortali sul lavoro.
Comunicato Stampa UGL