Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Asti, al termine di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha tratto in arresto, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Asti, due coniugi canellesi per i reati di truffa aggravata, esercizio abusivo dell’attività di intermediazione finanziaria ed auto-riciclaggio. Le investigazioni svolte dai finanzieri astigiani hanno chiaramente dimostrato come gli arrestati hanno esercitato l’attività di intermediazione senza la prevista abilitazione, dopo essere stati cancellati dall’Albo dei Promotori Finanziari già dal 2016.I due “abusivi” promotori finanziari, dietro l’allettante promessa di investimenti sicuri e molto remunerativi, sono riusciti a carpire la fiducia di molti loro clienti, spesso già consolidata da conoscenza e frequentazione pluriennali, tanto da farsi mettere a completa disposizione tutti i loro risparmi per investirli tramite piattaforme di trading online. Attraverso l’attività di brokeraggio hanno operato un progressivo drenaggio sui conti di almeno venti clienti fino ad azzerare, in taluni casi, i saldi bancari riferibili alle persone più anziane e meno esperte per rendersi conto per tempo delle conseguenze connesse alla concessione di un vero e proprio mandato illimitato ad operare con il loro denaro. I due attori, peraltro, ragguagliavano periodicamente la loro clientela circa l’andamento degli investimenti tramite appositi resoconti scritti, attestanti sempre delle ottime performance di rendimento e mai le perdite subite, rassicurandola al fine di accrescere il loro livello di fiducia. Con la disposizione di bonifici fittiziamente destinati all’attività di trading ma, di fatto, accreditati a loro favore, i due arrestati sono riusciti ad ottenere ingiusti profitti cagionando un danno patrimoniale di oltre 1 milione di euro, oltre a continuare a percepire le provvigioni dai loro clienti, spesso traendole autonomamente dai loro stessi conti. Oltre a dare esecuzione alla misura degli arresti domiciliari, sono stati sottoposti a sequestro preventivo conti correnti, depositi titoli e altri rapporti bancari per € 445.000 e per equivalente un immobile residenziale di Canelli, un’autovettura in uso agli stessi, aventi un valore stimato complessivo pari a € 157.000.L’operazione “TRIKMATE” delle fiamme gialle di Asti conferma, ancora una volta, il ruolo cardinale svolto dalla Guardia di Finanza, quale Corpo di polizia economico-finanziaria a tutela della legalità del sistema economico-finanziario del Paese a difesa dei cittadini e degli operatori corretti che lavorano nel rispetto della legge.
comunicato stampa Guardia di Finanza Comando Provinciale Asti