Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha aderito alla petizione “Passaporti, basta privilegi”, promossa dall’associazione Voci Globali APS insieme ad Articolo 21. Come si legge dalla nota inviata, “La petizione chiede una revisione in merito alle politiche dei visti e dei passaporti le cui restrizioni di fatto favoriscono l’emigrazione “clandestina” e creano un enorme gap nel riconoscimento del diritto alla mobilità”. Il CNDDU considera, come più volte sostenuto nei propri comunicati, fondamentale educare i giovani alla condivisione dei valori espressi dalla DUDU. Non si può fare a meno oggi di constatare che il diritto alla mobilità è fondamentale per garantire un mondo più giusto ed equo. Purtroppo tale diritto, nonostante sia previsto dalle varie norme costituzionali e internazionali, non trova effettivamente riscontro nella realtà dei fatti per alcuni cittadini che vivono nelle realtà più povere e sottosviluppate del mondo. Occorre intervenire al più presto per sensibilizzare la politica e la società in modo da riequilibrare una situazione caratterizzata da forti diseguaglianze e disparità.
La clandestinità degli immigrati oltre a essere dannosa economicamente accresce i reati incidendo profondamente sulla società; persone ridotte a fantasmi non possono usufruire dei diritti essenziali dell’uomo e possono facilmente divenire manovalanza per la malavita determinando forme estreme di sfruttamento e sacche vistose di povertà e deprivazione culturale. Il CNDDU invita il mondo della scuola ad aderire all’iniziativa e a proporre il tema nelle classi (https://vociglobali.it/passaporti-basta-privilegi-appello/).
Prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU