Il Sen. Ciccio Franco figura Adamantina ed esempio per le giovani generazioni
Le farneticazioni lette in merito alle dichiarazioni del gruppo “La strada” e relative al doveroso omaggio del consiglio comunale di Reggio Calabria al sen. Ciccio Franco nel trentennale della morte, non meriterebbero alcuna replica se, le stesse, non contenessero infami illazioni e menzogne da bassifondi portuali.
Questa non è una difesa d’ufficio del Leader della Rivolta di Reggio, non ne ha bisogno, la storia (quella ufficiale) parla per lui. Ciccio Franco, a differenza dei leoni da tastiera odierni, non esitò nemmeno un secondo a scendere in piazza e mettersi a capo di migliaia di reggini per rivendicare il diritto al futuro delle città, quando tutti gli altri (politici) l’avevano abbandonata. Fu pestato, incarcerato, processato, esiliato, per amore della sua terra e per aver contestato le ingiuste angherie che essa subiva. Per questo i reggini lo elessero (democraticamente) loro rappresentante nel Senato della Repubblica per 20 anni (fino alla sua prematura scomparsa) e per circa 30 anni al consiglio comunale. Il “fascista” Ciccio Franco, con le sue memorabili battaglie sindacali, rappresentò e difese intere categorie di lavoratori e cittadini, soprattutto quelli più deboli, più umili e bisognosi, ai quali, spesso, pagava di tasca sua anche le bollette e le medicine.
Per la vicenda del deragliamento di Gioia Tauro, i giudici accertarono che nessuna commistione ci fu per quella triste pagina di storia, fra il “Comitato d’Azione per Reggio Capoluogo” (e non capitale) e la ‘ndrangheta, tanto che anche gli altri componenti ancora oggi in vita, il sen. Renato Meduri e l’on. Fortunato Aloi, furono prosciolti in istruttoria da ogni accusa.
Ma di questi giovani sulla strada, che si riempiono la bocca e straparlano di valori democratici, sarebbe interessante sapere se hanno mai celebrato l’anniversario della caduta del muro di Berlino o hanno mai commemorato l’anniversario della rivolta di Budapest soffocata nel sangue dai carri armati comunisti.
L’omaggio reso dal consiglio comunale della città (a cui va il nostro ringraziamento) è il tributo ad un suo figlio che con generosa passione, indomita fierezza e sprezzante di ogni pericolo, non esitò a mettere in gioco tutto se stesso per difendere la causa del Popolo reggino, che nel 1970 subì una delle più ingiuste prevaricazioni della sua storia.
Pertanto, afferma il dott. Saverio Lagana’, Presidente del Circolo di Fratelli d’Italia, la figura e l’opera del sen. Ciccio Franco vanno additate alle giovani generazioni quale fulgido esempio di combattente, di Uomo di grandi Valori e forti Ideali e per il suo sviscerato amore per Reggio che pose sempre prima di tutto e sopra di tutto.
Infine, conclude l’Avv. Italo Palmara, Presidente di “Reggio Futura”, la sempre crescente aggressività da parte di una certa sinistra che, nel proferire con la massima disinvoltura concetti gravemente diffamatori e a volte addirittura calunniosi, dimostra di versare in un delirio di onnipotenza e di ritenere (erroneamente) di godere di una sorta di impunità. Qualcuno dovrebbe spiegare a questi signori che le parole hanno un peso e quando vanno a infamare e infangare la memoria di un defunto, si configurano dei reati sanzionati dal nostro ordinamento.