(DIRE) Roma, 9 Nov. – “L’unica ‘Italia’ a crescere è quella che mette radici (e residenza) fuori dei confini nazionali”. E’ questa una delle conclusioni a cui giunge la 16ma edizione del Rapporto Italiani nel mondo delle Fondazione Migrantes, che è stato presentato oggi a Roma. A fronte dei dati che indicano che nel nostro Paese “non cresce nè il numero della popolazione autoctona nè quello dei cittadini immigrati”, la presenza all’estero di nostri concittadini “è aumentata del 3 per cento nell’ultimo anno”. Nello stesso periodo, si legge nel comunicato di presentazione del documento, “l’Italia ha perso 384mila residenti sul suo territorio, stando a dati Istat”. Al primo gennaio 2021, certifica quindi il rapporto, dal titolo ‘L’Italia e gli italiani all’estero alla prova del Covid 19’, “la comunità strutturale dei connazionali residenti all’estero è costituita da 5.652.080 unità, il 9,5 per cento degli oltre 59,2 milioni di italiani residenti in Italia”. Il rapporto mette in luce che la pandemia di Covid-19 e le limitazioni agli spostamenti a questa connesse hanno inficiato sul numero assoluto di cittadini che hanno lasciato il Paese tra gennaio e dicembre 2020, che è stato di “109.528 italiani, oltre 21 mila persone in meno rispetto all’anno precedente. Il 54,4 per cento di queste sono maschi, 59.536”, aggiunge inoltre il documento. Stando ai dati ufficiali messi insieme nel rapporto, la comunità più numerosa di italiani all’estero proviene dalla Sicilia, con oltre 798mila iscrizioni all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (Aire), mentre al secondo e terzo posto seguono rispettivamente la Lombardia, con 561mila, e la Campania, con quasi 531mila. (Bri/ Dire) 11:32 09-11-21