Il breve volo da parte della Presidente della Commissione della UE che ha causato l’emissione di circa 1’130 kg di Co2 non è passato inosservato. Guai simili anche per Boris Johnson, tornato da Glasgow con un jet privato
Vienna e Bratislava sono infondo vicine, raggiungibili in treno in solo un’ora. È per questo che ha suscitato numerosissime critiche lo spostamento della Presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen, che ha deciso di intraprendere questo breve tragitto… con un jet privato. Il viaggio è avvenuto lo scorso 21 Giugno, ma è salito ora agli onori delle cronache in quanto la politica si è espressa con forza a favore della protezione del clima durante il summit di Glasgow (Cop26), dove ha persino parlato del 21 come «anno europeo della ferrovia» e di «una responsabilità che riguarda tutti». Il quotidiano tedesco Bild, che ha denunciato per primo l’accaduto, riferisce che il viaggio ha causato l’emissione di circa 1’130 kg di Co2..Michael Jäger, Segretario generale del Movimento dei contribuenti europei, ha criticato aspramente la Presidente: «Questo volo risulterà infine più costoso per la Von der Leyen. In primis perché è costato molti soldi dei contribuenti, ma soprattutto questo volo a corto raggio è davvero un peccato ecologico». Uno scandalo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che si è ben presto esteso: anche il premier britannico Boris Johnson è finito sotto tiro per lo stesso motivo. Secondo il Daily Mirror, infatti, il Primo ministro sarebbe rientrato a Londra, da Glasgow, a bordo di un jet privato, per partecipare ad una cena non istituzionale.
c.s. – Giovanni D’Agata