Meloni: Antifascismo arma politica surreale usata contro gli avversari

di Giuseppe Andidero

(DIRE) Roma, 30 Ott. – “L’antifascismo nella storia repubblicana e ancora oggi non è il precetto costituzionale che vieta ovviamente la ricostituzione del disciolto Partito fascista”. Lo dice Giorgia Meloni a Bruno Vespa per il libro “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)” in uscita il 4 Novembre da Mondadori – RAI Libri. “E’un’arma politica surreale utilizzata contro l’avversario politico, a seconda delle circostanze, da Berlusconi in poi. Alla vigilia di ogni elezione, l’onda nera scatta insieme con la par condicio televisiva. Così nei dibattiti mentre agli altri si chiede come pensano di abbassare le tasse, a me si chiede conto di quel che è avvenuto 80 anni fa”. Molti dei dirigenti di Fratelli d’Italia sono in politica con lei dai tempi della giovinezza. Come avete affrontato il tema fascismo/antifascismo?, chiede Vespa “Fin dai tempi del Fronte della Gioventù abbiamo scritto manifesti invocando una memoria condivisa. Da ragazzi promuovevamo incontri partigiani e reduci della Repubblica di Salò, perché si potesse imparare dal dolore della guerra a non dividersi in futuro, a metabolizzare un sistema di valori comune. La sinistra non ce lo ha mai riconosciuto, e si capisce perché dal fatto che ottant’anni dopo la fine della guerra usa ancora quelle vicende per calcolo elettorale”. (Com/Vid/ Dire) 21:50 30-10-21

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