(DIRE) Roma, 26 Ott. – “È necessaria una più efficace rete di protezione attorno alle donne che scelgono di denunciare la violenza, che al contempo costituirebbe pure un incentivo a portare alla luce episodi troppo spesso taciuti. La cronaca, anche recente, abbonda di donne che hanno subito violenza, o peggio uccise, dopo aver denunciato. Ciò rende necessario valutare una forma di potenziamento ed estensione dell’attuale dispositivo, imperniato sui centri anti-violenza e sulle case rifugio, con misure volte ad assimilare, in quanto compatibile, la tutela delle donne che denunciano a quelle dei testimoni di giustizia. Questa è una proposta che stiamo costruendo con i ministri Bonetti e Carfagna, che voglio condividere con il ministro Lamorgese e che voglio costruire, in modo bipartisan, con le Regioni e con tutti gli attori istituzionali. Più di preciso, ritengo che dovremmo lavorare per valutare alle donne che denunciano l’estensione delle misure economiche, abitative e di protezione previste dalla legge n.6 del 2018”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, intervenendo ad un incontro con ministro delle Pari opportunità, Elena Bonetti, e con gli assessori alle Pari opportunità delle Regioni, in occasione dell’aggiornamento del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne per gli anni 2021-2023. (Com/Sor/ Dire) 17:30 26-10-21