(DIRE) Roma, 18 Ott. – “È significativo che l’Università di Bergamo sia stata fra le prime in Italia ad adottare il Bilancio di genere. È fondamentale, per la costruzione di un’Italia davvero moderna, che il mondo dell’Università e della Ricerca continui a perseguire, nel proprio ambito, quello che l’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite ha indicato come il quinto dei 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030, ovvero la parità di genere”. Lo dice la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, intervenendo alla cerimonia inaugurale dell’anno accademico 2021-2022 all’Università di Bergamo. “C’è ancora, in Italia – sottolinea la presidente – un disequilibrio tra la percentuale di donne laureate e quella di ricercatrici in posizioni apicali. Una barriera invisibile e ingiusta che a causa di una cultura antiquata impedisce alle donne di ottenere, in base al merito, i giusti avanzamenti di carriera. Ci sono segnali incoraggianti di un miglioramento della situazione, ma a mio parere si può e si deve fare di più”. Casellati ha sottolineato che quello di Bergamo è “un Ateneo giovane, specie se confrontato con la storia secolare delle nostre Università, ma non meno ambizioso e certamente non meno prestigioso. Ce lo dicono i tanti riconoscimenti ottenuti in ambito accademico nazionale e internazionale. Lo ha confermato da ultimo il recente rapporto del Censis che colloca l’Università di Bergamo tra le migliori in Italia come numero di iscritti, livello di internazionalizzazione, qualità dei servizi e delle strutture e che, soprattutto, ne certifica ancora una volta il primato nazionale in termini di occupabilità dei suoi laureati. Un risultato ragguardevole e molto più alto della media nazionale. Un riconoscimento di cui essere orgogliosi, che premia un’offerta formativa moderna, dinamica e in linea con le esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione e trasformazione”. (Mar/ Dire) 11:49 18-10-21