La Farnesina: per una ripresa sostenibile, con più cooperazione
(DIRE) Roma, 7 ott. – Favorire la ripresa post-pandemica stimolando “una maggiore cooperazione sociale ed economica su basi paritarie”, attraverso “un ulteriore sforzo” dell’Italia sui temi energetici, ambientali e della sostenibilità: questi gli obiettivi di Incontri con l’Africa, iniziativa organizzata dal ministero degli Esteri, al via oggi a Roma con l’accoglienza delle delegazioni.
I lavori, in plenaria e con panel specifici, riferisce la Farnesina, entreranno nel vivo domani all’Hotel Sheraton Parco de’ Medici. Agli Incontri, terza edizione della Conferenza ministeriale Italia-Africa, è prevista la partecipazione di delegazioni dei 54 Paesi del continente, di rappresentanti dell’Unione Africana e di personalità italiane, sia istituzionali che del mondo economico, imprenditoriale, accademico e del terzo settore.
L’appuntamento si inserisce nel quadro della presidenza italiana del G20 e sarà incentrato sui tre pilastri ‘People, Planet, Prosperity’, collegandosi anche al partenariato con il Regno Unito per la Cop26, la conferenza dell’Onu sul clima al via a Glasgow il 31 ottobre.
Ad aprire i lavori, domani alle 9.30, sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A seguire gli interventi del ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, del presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, della segretaria esecutiva della Commissione economica per l’Africa dell’Onu, Vera Songwe, del presidente della Cop26, Alok Sharma, del presidente della Commissione paneuropea per la salute e lo sviluppo Sostenibile, Mario Monti, e della presidente del B20, Emma Marcegaglia.
Previsti poi quattro panel tematici interattivi, con forum di discussione e scambio di idee sulle tematiche delle energie rinnovabili, della transizione energetica, dell’ambiente, della finanza verde e dello sviluppo sostenibile. Nel pomeriggio, si terrà inoltre una tavola rotonda dedicata ai temi della blue economy.
Secondo gli organizzatori, Incontri con l’Africa ha tra i suoi scopi quelli di sostenere il fabbisogno energetico africano per una società più inclusiva, promuovere la tutela ambientale attraverso la transizione ecologica e rafforzare il partenariato tra Italia e Africa per uno sviluppo mutualmente vantaggioso. Nel continente, si evidenzia nei documenti preparatori al lavori, “l’accesso all’energia è infatti prerequisito per lo sviluppo di un’economia moderna digitalizzata e a oggi oltre 600 milioni di Africani ancora oggi non hanno accesso all’energia elettrica”.
Secondo gli organizzatori, “in Africa la sfida della sostenibilità è la promozione di un nuovo modello di crescita economica, di costruzione di infrastrutture, di distribuzione del reddito e di riduzione del debito estero basati su uno sviluppo endogeno”. Stando a questa impostazione, “non ci si può aspettare che l’Africa assuma gli stessi obiettivi in termini di transizione ecologica dei Paesi industrializzati, già dotati del capitale e del know-how, non avendo peraltro avuto pressoché alcuna responsabilità storica nel riscaldamento di matrice antropica del pianeta, senza un adeguato sostegno”.
La priorità sarebbe allora “stimolare i processi di innovazione attraverso il modello ‘leap-frogging’ favorendo la digitalizzazione delle economie africane, la loro integrazione nel mercato internazionale e la formazione professionale dei giovani e delle donne in età lavorativa”.
L’appuntamento di Roma si propone come occasione per consolidare i legami tra l’Italia e l’Africa, anche in ambito di tutela dell’ambiente e crescita verde. Secondo gli organizzatori, “nel settore delle energie rinnovabili e della transizione energetica in particolare l’Italia può imprimere una forte spinta propulsiva, forte della sua esperienza e del suo know-how negli ambiti delle rinnovabili, della lotta alla povertà energetica e dell’efficientamento delle reti di distribuzione”.