Comando Provinciale di Padova – San Giorgio delle Pertiche (Pd), 01/10/2021 18:25
E’ stata la segnalazione di alcuni cittadini, che stavano passeggiando nelle campagne di San Giorgio delle Pertiche, ad allertare i Carabinieri Forestale su una attività di caccia in giorno di silenzio venatorio. I militari, prontamente intervenuti, sono riusciti ad interrompere l’azione delittuosa di un settantenne del posto. Nel giorno di “silenzio venatorio”, pressoché certi di poter passeggiare in totale tranquillità, la rilassante giornata è stata però interrotta da alcuni rumori anomali e sospetti provenienti da un’area agricola limitrofa ad una abitazione; e così è scattata la telefonata ai forestali per chiedere il loro aiuto.
Giunti sul posto dopo un breve appostamento, mimetizzandosi tra la vegetazione e con l’ausilio di dotazioni ottiche strumentali, i militari della Stazione Forestale di Cittadella sono riusciti ad individuare la postazione di sparo utilizzata dall’uomo, notando anche che lo stesso stava utilizzando un fucile strozzato con silenziatore. Una volta interrotta l’attività illecita, hanno scoperto che l’uomo era una loro recente conoscenza poiché neppure un anno fa veniva sorpreso a cacciare con arma modificata (anche all’epoca aveva un silenziatore artigianale applicato alla canna del fucile) e utilizzo di richiami elettroacustici vietati dalla legge. A seguito di quella denuncia, all’uomo veniva notificato il provvedimento firmato dal Questore con il quale gli veniva revocata la licenza di caccia. Oggi quindi il reato che gli è stato contestato dall’Arma dei Carabinieri è quello del furto aggravato (artt. 624 e 625 C.P.) di fauna selvatica (c.d. “furto venatorio”) in quanto patrimonio indisponibile dello stato, accertando l’abbattimento di una decina di prispoloni – specie oltretutto rigorosamente protetta delle Convenzioni internazionali per la salvaguardia della biodiversità. Ad aggravare ulteriormente la condotta delittuosa dell’uomo, sono il possesso ed utilizzo improprio di arma modificata e di nuovi richiami acustici vietati. Con il procedimento penale che si aprirà dinanzi al Giudice del Tribunale di Padova l’uomo rischia la pena della reclusione da uno a sei anni e il ritiro cautelativo di tutte le armi per averne fatto un uso abusivo, ovvero aver cacciato senza titolo abilitativo.