(DIRE) San Paolo (Brasile), 1 Ott. – Questa settimana in Brasile due case automobilistiche hanno annunciato il lancio di modelli di macchina elettrici. Il primo è denominato e-206 Gt ed è realizzato dalla Peugeot, la prima auto 100 per cento a energia elettrica venduta dalla casa francese nel Paese sudamericano. Il prezzo medio del veicolo sarà di circa 244.990 reais, l’equivalente di circa 39mila euro. Altri due modelli, l’ID.3 e il suv ID.4, sono stati invece annunciati dalla compagnia tedesca Volkswagen. Entrambi non sono ancora disponibili al pubblico. L’azienda vuole prima testare l’accoglienza della popolazione nei confronti dei nuovi modelli. Nonostante i lanci di queste due nuove auto e gli investimenti delle aziende nell’elettrico, il Brasile è ancora lontano dal presentare uno scenario simile a quello europeo o emiratino per quanto riguarda le auto elettriche. Questa tecnologia è ancora inaccessibile e le infrastrutture di cui necessita, come le aree per la ricarica, sono ancora disponibili solo in alcune aree limitate, principalmente nel Sudest e nel Sud del Paese. Per questa ragione l’etanolo continua a occupare il posto di maggior rilievo, anche in questa fase di lancio di auto elettriche. “Qui abbiamo una grande risorsa che è l’etanolo, e stiamo anche, come il resto del mondo, effettuando passi in avanti in direzione dell’elettrificazione”, ha detto nel corso della presentazione della Peugeot e-208 GT, Antonio Filosa, dirigente per l’America Latina del gruppo Stellantis, che riunisce aziende come Fiat, Jeep, Peugeot e Citroen. In un articolo pubblicato dal quotidiano Folha de Sao Paulo, l’amministratore delegato di Volkswagen in Sudamerica, Pablo Di Si, ha osservato che la tecnologia cosiddetta flex, che prevede l’impiego sia di benzina che di etanolo, può trasformarsi in un prodotto brasiliano di grande esportazione e ha citato l’India come esempio di un futuro, possibile mercato. “L’India di oggi è come il Brasile degli anni ’70” ha sottolineato Di Si. “La loro principale fonte di energia è al 70 per cento il carbone ed è anche il quarto maggiore importatore di petrolio al mondo. In questo scenario auto in grado di funzionare grazie all’etanolo, una tecnologia che è destinata ad arrivare da loro nel 2023, sarebbero una grande evoluzione”. L’azienda automobilistica prevede anche di produrre modelli a tecnologia flex e ibrida, capaci di funzionarae con benzina, etanolo ed elettricità. La giapponese Toyota è una delle aziende che già offre questo tipo di opzione con il modello Corolla e, così come la concorrente tedesca, ha messo gli occhi sul mercato indiano. Sempre stando a quanto riferisce Folha, uno studio realizzato dall’Associazione di aziende produttrici di auto (Anfavea) in partnership con la società di consulenza Bcg ha mostrato che il combustibile di origine rinnovabile è l’alternativa più realistica per il Brasile. Lo studio calcola un aumento nel consumo di etanolo del 15 punti percentuale entro il 2035. Questa tendenza permetterebbe di ridurre di 12 milioni di tonnellate le emissioni di anidride carbonica sempre entro il 2035. (Jom/ Dire) 11:47 01-10-21