L’Osservatorio sulle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) e sull’ISEE pubblicato oggi dall’Istituto ha lo scopo di illustrare la distribuzione e le caratteristiche dei nuclei familiari che hanno presentato una Dichiarazione Unica Sostitutiva (DSU) per il rilascio della certificazione ISEE negli anni 2016-2020.
Negli anni sempre più prestazioni sono state parametrizzate al valore ISEE del nucleo familiare: dal 2016 al 2020 si è registrato infatti un incremento di famiglie che hanno presentato una DSU pari al 47%, passando da 5,9 milioni nel 2016 a 8,6 nel 2020.
Nell’anno 2020 si è registrato anche un notevole aumento dei nuclei familiari che hanno richiesto un ISEE corrente, ovvero un calcolo aggiornato con i redditi e i trattamenti percepiti negli ultimi 12 mesi; segnale evidente della crisi economica legata alla pandemia.
All’ISEE ordinario, infatti, si affiancano ulteriori indicatori da utilizzare per la richiesta di alcune tipologie di prestazioni:
– ISEE per prestazioni agevolate per minori, per la richiesta dell’assegno di maternità, dell’assegno di sostegno al nucleo familiare con almeno tre figli minori, del bonus bebè, per la retta asili nido e altri servizio per l’infanzia;
– ISEE per prestazioni universitarie, per la richiesta delle agevolazioni su tasse universitarie, mense, borse di studio;
– ISEE per prestazioni socio-sanitarie, per persone maggiorenni con disabilità e/o non autosufficienti, da utilizzare ad esempio per la richiesta dell’assistenza domiciliare;
– ISEE per prestazioni socio-sanitarie residenziali, per la richiesta di particolari prestazioni che prevedono ricoveri presso istituti, residenze socio-sanitarie assistenziali, residenze protette od ospitalità alberghiera;
Nel periodo temporale considerato è variata anche la distribuzione mensile delle DSU che risulta sempre più concentrata nei primi mesi dell’anno, tale variazione è principalmente imputabile al fatto che per ottenere il Reddito di Cittadinanza è necessario avere una certificazione ISEE aggiornata a gennaio dell’anno di riferimento.
Rimane pressoché invariata la distribuzione territoriale: il 45% delle DSU viene presentato nelle regioni del Sud e delle Isole, il 36% nelle regioni del Nord e il restante 19% nelle regioni del Centro.
Il 55,6% delle famiglie che ha presentato una DSU nell’anno 2020 ha un reddito ISEE inferiore a 10.000 euro.