Crescono i rapporti di lavoro incentivati, spinta da Decontribuzione Sud
Nel 2020 +20% assunzioni agevolate, +62% variazioni contrattuali
Raddoppia l’incidenza sul totale dei rapporti attivati: +16% nel 2020 contro +9% nel 2019
Nel primo semestre balzo del +221,5% sul 2020, +112,6% sul 2019
Il Focus Inps sulle agevolazioni contributive per l’incentivazione dell’occupazione dei lavoratori dipendenti del settore privato, pubblicato oggi, ha lo scopo di illustrare l’impatto di tali interventi su assunzioni e variazioni contrattuali, attraverso il confronto dei dati rilevati tra gli anni 2019 e 2020 e tra il primo semestre degli anni 2019, 2020 e 2021.
Per quanto riguarda il confronto 2019-2020, mentre in base alle norme già in essere le agevolazioni presentano una variazione negativa con l’eccezione delle trasformazioni dei rapporti di apprendistato, considerando invece le nuove agevolazioni introdotte, l’insieme dei rapporti incentivati registra una crescita di circa il 20% per le assunzioni e del 62% per le variazioni contrattuali, dovuta principalmente all’attivazione delle agevolazioni previste dal DL n.104 del 14 agosto 2020 (“Decreto Agosto”).
Il numero delle assunzioni e delle variazioni contrattuali effettuate beneficiando di agevolazioni contributive ha una incidenza sul totale dei rapporti attivati nel 2020 pari al 16%, in sostanza raddoppiata rispetto al 2019.
Il confronto tra i primi semestri degli anni 2019, 2020 e 2021, dopo le sostanziali diminuzioni degli anni 2019 e 2020 imputabili all’inizio del periodo di emergenza sanitaria, rileva un aumento delle assunzioni (+23%) che, nonostante il permanere di una variazione negativa delle trasformazioni contrattuali, determina una crescita globale (assunzioni e variazioni) del 19% nel semestre gennaio-giugno 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel primo semestre 2021 aumentano i rapporti agevolati grazie soprattutto all’incentivo “Decontribuzione Sud”: +221,5% rispetto al 2020 e +112,6% rispetto al 2019.
Rispetto al primo semestre 2020, aumentano i rapporti instaurati con contratto di apprendistato (+25%) e con “Incentivo Donne” (+18%), ma gli stessi diminuiscono se confrontati con lo stesso periodo 2019 pre-pandemia: rispettivamente -12% e -14%.
Continua a diminuire “Esonero Giovani”: -64,6% rispetto al 2020 e -76,4% rispetto al 2019, dati influenzati dal fatto che si è in attesa dell’autorizzazione della Commissione Europea sull’aumento al 100% dell’esonero per assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato sia per Esonero Giovani che per Incentivo Donne, modifica prevista dalla legge di bilancio 2021 (L. 178/2020).
Dal punto di vista territoriale, Apprendistato ed Esonero Giovani sono maggiormente presenti al Nord, mentre Decontribuzione Sud è stato utilizzato per il 67% in sole tre regioni: Campania, Puglia e Sicilia.
Il settore economico con il maggior numero di rapporti incentivati è “Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; servizi di alloggio e restaurazione”, con esclusione di Incentivo Donne, per il quale il settore maggiormente interessato è “Attività professionali, scientifiche e tecniche; amministrazione e servizi di supporto”.
La percentuale di donne più alta si rileva nel settore “Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria; istruzione; sanità e assistenza sociale”.
Sia per apprendistato che per Decontribuzione Sud, oltre il 50% dei rapporti di lavoro è instaurato da aziende che non superano i 15 dipendenti, mentre a Esonero Giovani ricorrono maggiormente le imprese con più di 100 dipendenti (55%). Solo l’8% di Incentivo Donne è attivato da aziende con un numero di dipendenti compreso tra 16 e 99.