“Operazione Prato in rete”: 3 cittadini cinesi arrestati in un’operazione congiunta della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale. Sequestrati beni per circa 60.000 €

Nella mattinata odierna il Nucleo di Polizia economico-finanziaria e la Polizia Municipale di Prato hanno portato a termine l’ennesima importante operazione di servizio nel settore del contrasto al sommerso ed allo sfruttamento del lavoro. Al centro delle investigazioni, l’avventura di un giovane cittadino nigeriano provvisto di permesso di soggiorno per motivi di protezione internazionale ed ospitato in un centro di accoglienza straordinario, assunto – almeno nella fase iniziale, totalmente “a nero” – da una ditta di Prato operante nel settore delle confezioni, gestita – di fatto – da tre cittadini cinesi (una coppia di coniugi ed un’ulteriore donna). Dopo alcuni mesi, ritenendosi vittima di condizioni di lavoro inaccettabili, il giovane interrompeva il rapporto e si rivolgeva allo Sportello Immigrazione del Comune di Prato.

La segnalazione raccolta veniva inoltrata alla locale Procura della Repubblica ed affidata al Sostituto Procuratore Dr. Lorenzo GESTRI, il quale conferiva mirata delega d’indagine alla Polizia Municipale ed al Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Prato in ordine alla sussistenza degli estremi del reato di sfruttamento lavorativo (art. 603-bis del Codice penale) nonché per accertamenti di natura finanziario-patrimoniale tendenti a ricostruire l’arricchimento economico realizzato dal sodalizio di etnia cinese.

Le investigazioni, svolte anche attraverso appostamenti, pedinamenti e l’installazione di telecamere di sorveglianza, hanno permesso di suffragare l’ipotesi investigativa circa la sussistenza del reato di sfruttamento in danno di almeno nove lavoratori extracomunitari (cinque di origine africana, quattro cinese), posto in essere approfittando del loro stato di bisogno.

É stato infatti acclarato lo svolgimento di massacranti turni giornalieri, di almeno 12 ore, senza fruizione di riposo settimanale, a fronte di un corrispettivo orario inferiore a due euro, senza nessuna garanzia in termini di tutele sindacali; è stato inoltre rilevato l’utilizzo di macchinari sprovvisti degli idonei Dispostivi di Protezione Individuale; oltre a ciò, le indagini hanno consentito di identificare altri soggetti extracomunitari, analoghe vittime di sfruttamento da parte dei medesimi responsabili.

Gli accertamenti di natura patrimoniale hanno interessato i soggetti cinesi a capo dell’organizzazione i quali, attraverso il ricorso sistematico a “prestanome”, nel corso degli ultimi 5 anni hanno – di fatto – gestito due ditte di confezioni succedutesi nel tempo, negli stessi locali, con lo stesso personale ed i medesimi macchinari.

Alla luce dell’esito delle investigazioni, il Tribunale di Prato ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare (arresti domiciliari) nei confronti dei tre cinesi, che sono state eseguite dai Finanzieri e dalla Polizia Municipale nella mattinata odierna.

Oltre a ciò, si è proceduto al sequestro preventivo, disposto d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Prato, finalizzato alla confisca in via diretta e per equivalente, fino alla concorrenza di circa 60mila euro, del profitto del reato, costituito dai debiti previdenziali dovuti dalle due ditte individuali. In aggiunta, sono stati sottoposti a sequestro anche un autocarro nonché tutti i macchinari utilizzati nell’attività di impresa.

Per il buon esito del servizio, fondamentale si è rivelato il contributo fornito da U.S.L., I.N.P.S. ed I.T.L. di Prato; è stato così possibile cristallizzare le responsabilità dei tre cittadini cinesi ed accertare ulteriori elementi probatori utili alle indagini in ordine all’impiego di manodopera a nero e di lavoratori in clandestinità.

Una preziosa e fattiva collaborazione tra Istituzioni, a riprova di un collaudato ed efficace modulo di contrasto dei fenomeni illeciti della specie, in cui sono valorizzate le competenze dei vari organi ispettivi. (foto di repertorio)

comunicato stampa Guardia di Finanza di Comando Provinciale Prato

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