09:23 – Secondo l’ultimo rapporto del Global Witness, nel 2020 sono state assassinate 227 persone attive nella protezione dell’ambiente e dei diritti della Terra, il numero più alto mai registrato per il secondo anno consecutivo, scrive BBC. Lo sfruttamento delle risorse è la principale causa degli omicidi: “disboscamento, estrazione mineraria, agroindustria su larga scala, dighe idroelettriche e altre infrastrutture“. La Global Witness ha conteggiato una media di 4 omicidi di attivisti a settimana dal 2015, quando venne firmato l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Tuttavia dal rapporto emerge che le cifre potrebbero essere sottostimate rispetto ai numeri reali degli omicidi, per via delle restrizioni giornalistiche e delle libertà civili. Infatti le popolazioni indigene, tra le quali emergono quelle colombiane, contano il più alto numero di morti, 65 persone, dovuto agli attacchi ambientali. La Global Witness mira a far riconoscere formalmente ai governi mondiali il diritto umano a un ambiente sicuro, affinché tali omicidi umani e ambientali finiscano. (cit. BBC)
SM