In riferimento al comunicato stampa di Coldiretti, secondo cui “dal grano al pane il prezzo aumenta di 12 volte” Assopanificatori Confesercenti ribadisce l’allarme lanciato nei giorni scorsi sul fatto oggettivo che sono in forte crescita i costi delle materie prime. Al di là del fatto che nel campo non nascono pagnotte, per Assopanificatori Confesercenti non è il tempo delle polemiche che non risolvono i problemi, tanto meno degli agricoltori. Ciò detto, è evidente l’aumento del 15,7% dell’energia elettrica, del 34% del gas e 16,8% dei i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto. A questi costi lievitati vanno aggiunti quelli delle materie prime per la produzione e il confezionamento oltre che per la vendita e la distribuzione dei prodotti da forno. Per quanto riguarda le farine e, quindi, il prodotto base per la panificazione sono stati presi a riferimento i dati pubblici ufficiali che evidenziano aumenti all’origine, luglio 2021 su luglio 2020, del 9,9% per il frumento duro e del 17,7% per il frumento tenero. Così come sono aumentati gli oli di semi raffinati mediamente del 33% e il burro del 31%.
Questi sono i numeri, ribadisce Assopanificatori Confesercenti, aggiungendo che questa è l’occasione utile per rilanciare la filiera italiana e porre l’accento con maggior forza sulla qualità. Infatti, la Federazione dei panificatori di Confesercenti, proprio in funzione della salvaguardia e della valorizzazione della filiera, lo scorso 30 agosto ha inviato una nota al Ministro Stefano Patuanelli per chiedere ufficialmente l’istituzione del “Tavolo Grano-Pane” affinché il Mipaaf possa definire e mettere in campo un Piano strategico di Filiera italiana Grano-Pane, sollecitando la valorizzazione del prodotto e dei suoi protagonisti. Lo scopo primario dell’iniziativa è quello di garantire attenzione per la valorizzazione dei prodotti dal campo alla tavola, mettendo insieme i produttori agricoli, le aziende molitorie e le imprese della panificazione. Tutti insieme, con il coordinamento del Mipaaf, per individuare le azioni utili tendenti ad un percorso di consolidamento e rilancio delle imprese di filiere, contrastando con forza le speculazioni che potrebbero compromettere irrimediabilmente l’esistenza stessa delle imprese. Su questi temi i panificatori italiani sono pronti a lavorare.