Nascita Movimento “Reggio Sette Punto Zero”

Si respira rassegnazione ad ogni angolo della nostra Città, un senso di assuefazione che lascia passivi, indolenti. Si legge nello sguardo dei reggini la totale assenza di speranze. Il motto da queste parti sembra essere diventato “inutile lottare contro i mulini a vento”, contro quel sistema perverso che condiziona ogni cosa del vivere comune tanto da trasmettere ai suoi abitanti l’idea che Reggio sia data per spacciata. Reggio è stretta in una morsa di illegalità istituzionalizzata, di mancanza assoluta di diritti e spazi per la società civile, per i principi elementari di una democrazia occidentale, e per i servizi pubblici minimi, dalla sanità al decoro urbano.

Tra fuggi fuggi, spallucce e lamenti (per lo più multimediali), c’è però un gruppo ancora abbastanza folto che ha scelto di restare, crederci ancora e impegnarsi. Per dare nuova linfa in termini di entusiasmo e contenuti, le donne e gli uomini di Reggio 70 sono pronti a mettersi in gioco, crescere insieme, trasformando un contenitore sinora circolo politico e culturale in un vero e proprio Movimento. Un’organizzazione più adeguata dunque alle esigenze dettate da una situazione disastrosa come quella che stiamo vivendo. Reggio 70 è passione, voglia di confronto, di riaprire il dibattito cittadino e metropolitano, è luogo astratto di proposizione, contenuti e idee.

E per questi motivi trasforma la propria denominazione… mettendo un punto e andando a capo: “Reggio 70” diventa “Reggio Sette Punto Zero”, (Reggio 7 .0). Lo fa per aprire nuovi orizzonti alla dialettica politica, col coraggio di chi non rinnega il fervore del passato a difesa delle proprie mura, ma stende le braccia verso il futuro, orientando il cammino di chi vorrà stare con noi sul sentiero che conduce al campo di “battaglie di intelletto”, di vigorose dispute sui contenuti fondanti quella nobile arte della politica così vilipesa negli ultimi tempi dalla delegittimazione qualunquistica. La sua riabilitazione è uno degli obiettivi che muove l’animo di un Movimento di persone comuni, aperto a tutti coloro che avranno il piacere di aiutarci.

Reggio 7 .0 non si rassegna alla depressione Falcomatiana, di una sinistra incapace tanto quanto disamorata, pseudocosmopolita e rinnegata nel proprio DNA solo per interessi personali e sterile convenienza.

Guardiamo con grande disponibilità alla partecipazione e al dialogo con l’area politica liberale che per cultura fattiva e soprattutto per formazione di intraprendenza si contrappone all’incapacità ed alla clamorosa sottomissione di convenienza di questa Amministrazione targata PD.

Spalanchiamo le porte a chi nutre il desiderio di offrire un contributo concreto, partecipativo e contenutistico alla nostra visione prospettica. Abbiamo bisogno di dedizione e competenza da mettere al servizio della Comunità. Una speranza di risvegliare questa terra dal torpore dell’ultimo decennio, per ricondurla sui binari del suo sviluppo (turistico), noi vogliamo ancora provare ad offrirla ai reggini.

Un punto e a capo per ricominciare a sognare. Insieme.

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