09:18 – Per evitare una nuova crisi dei rifugiati come quella del 2015, la Grecia ha alzato un muro di metallo e filo spinato sorvegliato da droni e telecamere sul confine con la Turchia. “I confini greci rimarranno “inviolabili”“, afferma il Ministro della Protezione civile Michalis Chrisochoidis, secondo AL-JAZEERA. I nuovi radar riescono a vedere fino a 15 km dentro il territorio turco per vedere arrivare possibili rifugiati, inoltre sono stati disposti anche occhiali e radar per la visione notturna. Anche la polizia sta rafforzando le sue scorte di gas lacrimogeni e granate flash, inoltre sono state aumentate le pattuglie fisiche di confine. Le ONG locali si mostrano preoccupate per la decisione della Grecia, in quanto chi viene respinto subisce atti di violenza nel 90% dei casi. Alla decisione greca si unisce anche la Turchia che ha deciso di rinforzare il muro di confine con l’Iran con lastre di cemento e allungarlo fino a 241 km. Il confine tra Serbia e Ungheria ha una recinzione che, quando toccata, afferma in bengalese e in inglese: “You are crossing the border illegally“. Secondo alcuni esperti, la costruzione di muri anti-rifugiati e l’aumento delle tecnologie di protezione sembrano essere un chiaro segno che l’Europa ha deciso di “rinunciare all’umanità al centro del disastro in Afghanistan“. (cit. AL-JAZEERA)
SM