Un uomo residente a Fermo in un palazzo con numerosi appartamenti, ha creato un bypass per utilizzare l’acqua del proprietario di un altro alloggio dello stabile, ma non solo
Tra le miriadi di offerte più o meno vantaggiose relative a contratti di fornitura di beni quali energia elettrica, acqua e gas, probabilmente quella più conveniente consiste nell’addebitare i propri consumi ad altri. È quello che deve aver pensato un uomo poco più che quarantenne residente a Fermo in un palazzo con numerosi appartamenti, che ha creato un bypass per utilizzare l’acqua del proprietario di un altro alloggio dello stabile, ma non solo. Ma andiamo con ordine. Dopo quasi due anni di fatturazioni costanti, anzi in crescita, relative all’utilizzo idrico con consumi rilevati anche nei periodi nei quali l’appartamento non era occupato, al proprietario è venuto il dubbio che ci potesse essere una perdita nella tubazione che dal contatore portava al suo piano. Nessuna macchia d’acqua o altri segnali di dispersione ma il problema è rimasto tale e i consumi non diminuivano. Contattato il servizio tecnico del fornitore, dopo i controlli di routine, non è stata riscontrata alcuna anomalia sulle condutture.
Un controllo più approfondito ha consentito di accertare che un altro condomino, nel proprio garage, dopo aver praticato un foro nel muro, aveva intercettato la mandata a valle del contatore innestandovi un tubo flessibile con rubinetto che non era facilmente visibile perché coperto, nei pressi del vano contatori, da un pannello in cartongesso. Segnalato il fatto alla Polizia di Stato, gli operatori della Volante con un idraulico verificavano l’effettivo allaccio abusivo che è stato chiuso dal tecnico. I poliziotti hanno proceduto ad identificare il ladro che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il furto aggravato. Dopo questa prima scoperta un ulteriore dubbio; ma se il soggetto, che risulta in debito con il condominio per alcune rate di spese comuni non onorate che ha dichiarato di avere problemi economici, ha intercettato la mandata dell’erogazione idrica, come fa a procurarsi l’energia elettrica?
La soluzione al problema è arrivata in brevissimo tempo dopo un’accurata verifica dei contatori elettrici, in particolare quello relativo all’utilizzo dell’elettricità delle parti comuni del fabbricato. Anche lì è stato trovato un bypass costituito da due fili, opportunamente occultati, che uscendo dal contatore condominiale “fornivano” energia allo statico contatore dello stesso soggetto.
Fili staccati e uomo un’altra volta denunciato all’Autorità Giudiziaria per il secondo furto aggravato rilevato; il ladro non potrà far valere, in sede di giudizio, il proprio stato di indigenza perché, come deciso in una recente sentenza della Corte di Cassazione, “una situazione di difficoltà economica non può essere invocata ai fini del riconoscimento della causa di giustificazione” prevista dal codice penale quale “stato di necessità”. Ulteriore verifica è stata effettuata anche sulle condotte del gas sulle quali, fortunatamente, non sono stati riscontrati ulteriori bypass mentre per il wi-fi ogni condomino ha impostato una propria password. ( foto di repertorio)
comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/Fermo/articolo/2050611a405514c16960603559