Reggio Calabria: problema idrico, cittadini instrada e amministrazione comunale assente da anni

Ad Eremo Condera, periferia da sempre sofferente per carenza idrica, i cittadini protestano scendendo in strada con striscioni che lasciano ben intendere la gravità di una situazione che oramai si protrae da tempo mancando l’acqua nelle case. L’incapacità, se non l’assenza, gestionale di questi anni ha determinato una situazione fuori controllo; senza un piano di manutenzione delle reti e degli impianti idrici e con la chiusura del telecontrollo, il danno è continuo e l’acqua non arriva ai reggini che, nonostante la penuria, devono pagare le bollette più esose d’Italia.

Aperta la diga le falle nelle reti sono aumentate determinando invece di un vantaggio un danno per i reggini. Chi pagherà per tutto questo? Un danno per il quale i cittadini devono fare i conti con la mancanza di acqua ed il Comune con i danni alle reti idriche e stradali.

Eppure il telecontrollo, struttura avvenieristica realizzata nel 2007 e che avrebbe dovuto gestire l’erogazione idrica, è chiuso da anni ed è a soli 200 metri da dove vivono migliaia di famiglie senza acqua; misteri ed incapacità… La verità, pura e semplice, è che manca il sistema di controllo e gestione dei servizi sul territorio, mancano le manutenzioni programmate, manca una visione strutturata e strategica nel settore idrico integrato creando fogne che scaricano a mare e acqua potabile nel sottosuolo.

Dopo ben sei anni di amministrazione e con l’apporto di acqua della diga del Menta ci si aspettava la risoluzione definitiva di un problema atavico che, indiscutibilmente, si è invece aggravato oltremisura

Oggi, alla esasperazione animosa dei reggini senza acqua da mesi, fa da corollario la dichiarazione del consigliere delegato al settore manutenzioni che comunica una disponibilità idrica per sei ore; a riflettere, secondo la dichiarazione delegato di Falcomatà al settore idrico, sarebbe legittimo riconoscere un abbattimento della tariffa idrica commisurandola alle sole sei ore disponibili e quindi pagando solo il 25% della bolletta sull acqua??? Presenteremo una petizione al prossimo consiglio sul bilancio e vedremo come si determinerà la massima assise cittadina.

Bisogna mettere in campo un piano straordinario per il settore idrico integrato, altro che annunci e proclami, e strutturare un’azione tecnica e politica che dia priorità assoluta nella gestione delle risorse superando la dimensione dell improvvisazione e dell’emergenza. In altre città il sistema idrico integrato genera vivibilità, utilità collettiva ed anche profitti; urge un piano strategico articolato e sostenibile, a Reggio neppure se ne è discusso in questi anni.

Pasquale Morisani

STANZA101#AmaReggio Movimento civico di azione politica

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