Reggio Calabria – giovedì 23 luglio. Tra i momenti di spettacolo e cultura offerti dai “Cantieri Culturali”, nati dal connubio tra Reggio Calabria FilmFest e Officina dell’Arte, si è espletato il Primo Concorso Nazionale Biesse “Giustizia e Umanità Liberi di Scegliere”, che ha premiato tre cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole italiane.
Il concorso nasce all’interno di una più vasta iniziativa, a carattere nazionale, coordinata dal Presidente dell’Associazione Biesse, Bruna Siviglia, in collaborazione con il Giudice Roberto Di Bella, Presidente del Tribunale per I Minorenni di Catania. Si tratta di un percorso educativo sui valori di legalità, giustizia e umanità, che ha coinvolto le scuole italiane durante l’A.S. 2020/2021.
La premiazione è avvenuta alla presenza degli attori del film RAI “Liberi di Scegliere”, Alessandro Preziosi, Saverio Malara e Samuele Carrino, e della sceneggiatrice Monica Zapelli.
La proiezione ha avuto luogo nello scenario mozzafiato dell’Arena Ciccio Franco in riva allo Stretto, alla presenza di autorità del mondo della giustizia e di un pubblico attento e sensibile alle tematiche.
I tre cortometraggi, scelti dalla giuria composta da esperti su scala nazionale, sono: il primo classificato, “Liberi di Amare”, realizzato dall’Istituto Professionale Alberghiero Turistico – Villa San Giovanni, Dirigente Scolastico prof.ssa Carmela Ciappina; secondo classificato, “Monologo” di Domenico Cuomo dell’Istituto Scolastico Don Milani Gragnano Napoli, Dirigente Scolastico prof. Francesco Fuschillo; terzo classificato “La cosa giusta”, dell’Istituto Comprensivo “Cassiodoro Don Bosco” Pellaro Reggio Calabria, Dirigente Scolastico prof.ssa Eva Nicolò.
Il cortometraggio “Liberi di Amare” è ispirato a un episodio, realmente accaduto, descritto nel racconto “Liberi di Scegliere”, dal titolo “Ferocia”.
“La scelta è ricaduta sull’episodio in questione perché inedito dal punto di vista cinematografico. Il confronto con il direttore della produzione esecutiva, Michele Geria, è stato determinante per poter raggiungere, con il linguaggio più appropriato, un risultato adatto al mondo dei giovani”, così ci descrive il percorso laboratoriale l’architetto Antonella Postorino, che in qualità di “Operatore di Educazione Audiovisiva nella Scuola”, ne ha curato sceneggiatura e scenografia “Bisognava trovare, infatti, la formula giusta per descrivere la violenza facendo emergere la storia d’amore. Così il parallelismo con la storia di Giulietta e Romeo di William Shakespeare, ci ha permesso di narrare qualcosa di vero, che storicamente si ripropone con una veste diversa. I ragazzi si sono divertiti e grazie a questo laboratorio hanno potuto esprimere, in maniera disinvolta e libera, le loro emozioni più vere, anche per questo sono stati dei bravissimi interpreti”, continua la sceneggiatrice “è stato un lavoro sinergico, nel quale tante forze hanno lavorato in perfetta armonia. In primis la scuola che, grazie alla Dirigente prof.ssa Carmela Ciappina, ha messo a disposizione spazi e risorse, per allestire velocemente il Laboratorio, alla prof.ssa Rosangela Manzo già esperta di recitazione, anche per questo coinvolta nel ruolo della Giudice, e infine lo staff tecnico composto da professionisti del settore audiovisivo: la produzione esecutiva di E20, con Mirko e Andrea Geria, il regista Demetrio Caracciolo, l’assistente alla regia Giuseppe Caracciolo, il fonico Giuseppe Calabrò, gli attori professionisti Peppe Piromalli ed Elena Festa, la voce fuori campo della bravissima Mari Fulco. E infine, ma per primi loro, i veri protagonisti che vorrei nominare uno per uno: Giacomo Moscato (Remo Vitrecchi), Aurora Costantino (Giulia Caputi), Andrea Malavenda (Teo Caputi), Giorgia Cartisano (Vittoria), Suamy Ciccarelli (Martina), Cristina Caliciuri (Deborah), Altea Romano (amica), Sonya Esperanza Marino Rosace (amica), Ilaria Elia (amica), Paolo Calabrò (amico), Luigi Alescio (amico), Alessandro Freno (killer)”.
Ai tre cortometraggi premiati sono state conferite tre borse di studio del valore di 500 euro ciascuna intitolate ai due carabinieri Fava e Garofalo, uccisi per mano della Ndrangheta, due donate dall’Associazione Biesse e una dal Consiglio Regionale della Calabria in virtù del protocollo di intesta siglato con la stessa Associazione.
K.G.