51 Anni dopo si continua a parlare dei Moti per Reggio Capoluogo: tanto si è scritto. Qualche recente libro può essere lasciato in libreria: frutto di una concezione complottista della storia comune a diversi schieramenti politici. Infatti, chi contesta questo libro ne ama un altro sulla storia d’Italia: scritto con lo stesso metodo. Tra i tanti libri: quello fondamentale è Buio a Reggio di Luigi Malafarina, Franco Bruno, Santo Strati, Edizioni Parallelo 38 (poi ristampato da Città del Sole Edizioni): una narrazione quotidiana degli eventi. Contiene una ricca appendice con tanti dati interessanti e, soprattutto, un’ottima bibliografia. Tra i libri citati: Analisi di una rivolta a cura del Gruppo d’Intesa; Reggio in fiamme di Giuseppe Reale, edizioni Parallelo 38; Significato di una presenza a cura della Curia Metropolitana di Reggio Calabria; Reggio Calabria capoluogo di Regione di Tommaso Bagnato e Oreste Dito; Reggio è il capoluogo della Calabria di Filippo Aliquò Taverriti; Per Reggio capoluogo di Francesco Fiumara. Un libro più recente è Reggio 1970. Storie e memorie della Rivolta di Fabio Cuzzola, edito da Donzelli. Non dedicato alla rivolta ma utile è Taccuino segreto. Memorie di un giornalista tra cronaca e storia di Antonio La Tella, Città del Sole Edizioni. Antonio La Tella – storico giornalista reggino e profondo conoscitore della città – racconta i suoi anni da giornalista dal dopoguerra in poi. Dedicando alcune pagine ai fatti del 1970. In particolare, parlando di Ciccio Franco, scrive: “Personaggio di spessore era anche, sul fronte opposto, Ciccio Franco…. Un fatto è certo: senza Franco la protesta sarebbe rimasta schiacciata su sé stessa. Il gruppo che stava attorno al leader ha avuto il merito di non lasciarsi disperdere: non ha tradito, non si è venduto. Con la solitaria eccezione di un tizio che stava di giorno nella sede del Comitato d’Azione e la notte nei sottoscala della Questura.”
Tonino NOCERA