Terminata la II^ edizione dell’Individual Wheelchair Basketball Training Camp

Terminata la seconda edizione dell’“Individual Wheelchair Basketball Training Camp”, l’unico camp italiano improntato sia in allenamenti di lavoro individuale, personalizzati in base alle proprie esigenze e carenze, per perfezionare tecnica e fondamentali, ma anche di gruppo, per vivere un’esperienza sportiva motivante con momenti di confronto con atleti professionisti di alto calibro, con arbitri federali, di socializzazione e puro divertimento! Un camp ideato e organizzato dalla ASD R.C. basket in carrozzina, l’unica realtà di basket in carrozzina della Calabria. Lo staff tecnico della Reggio BIC, ha lavorato per 4 giorni per sviluppare le capacità tecniche di ogni singolo atleta, ma quest’anno il camp ha fatto di più. Ha coinvolto disabilità mentali o uomini e donne che per l’età non possono normalmente fare sport, nell’ottica della filisofa del Camp, ossia quella di offrire un’esperienza per lavorare sui propri limiti, migliorarsi attraverso lo sport, perfezionare la propria tecnica ed i propri fondamentali, migliorando attraverso allenamenti mirati alle proprie esigenze, ma vivendo allo stesso tempo il gruppo e il confronto tra atleti ai fini dell’integrazione ed inclusione, senza distinzione di sesso, razza, età o diversa abilità. Allo stesso tempo un Camp organizzato anche ai fini del recluting di ragazzi e ragazze con patologie fisiche che vogliono approcciarsi allo sport del basket in carrozzina, così come avveuto per Jawhar Ben Mahjoub che grazie al Camp è entrato a far parte della Famiglia Reggio BIC. L’Individual Wheelchair Basketball Training Camp, inserito nel calendario degli eventi FIPIC è stato organizzato con il Patrocinio della Regione Calabria. Le attività sono state organizzate in diverse location, quale ulteriore stimolo per gli atleti ed i neofiti, oltre che per agevolare la promozione sul territorio dello sport del basket in carrozzina. Il migliore atleta è stato Alessio Billi, premiato con una carrozzina da basket e giudicato secondo diversi requisiti come tecnica, determinazione e fair play, ma sono stati premiati tutti ed in primis lo staff organizzativo dall’essere circondato da gioia e divertimento, nonostante la “fatica” sportiva: ma questo è lo sport!

banner

Recommended For You

About the Author: PrM 1