Sesto appuntamento Domenica 18 Luglio alle ore 20, al Cortile delle Muse di via San Giuseppe, per il nuovo incontro della programmazione estiva de l’Associazione “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria. Continuano con grande successo gli “Appelli Culturali” che di settimana in settimana dopo avere trattato e cercato di “svegliare le coscienze” su argomenti importanti, quali, il ruolo della letteratura calabrese, il teatro, l’idioma dialettale, l’arte in tutte le sue forme e creatività, la poesia, tratteranno ora il tema della “memoria” attraverso l’arte dello scrivere.
L’occasione viene data dalla pubblicazione del “Grido del Silenzio”, testo poetico che riunisce l’esperienza di vita e delle piena maturità di Antonietta Siviglia, donna che appartiene per storia, radici e formazione all’area grecanica ed esattamente a Roghudi. Giovanissima ha vissuto proprio il tempo dell’abbandono, quello dalla propria terra di origine, in un momento molto triste per questo importante centro dell’area ionica reggina. Infatti la parte di Roghudi Vecchio, abitata sin dal lontano 1050 e facente parte di una parte dell’area grecanica, fu dichiarata totalmente inagibile a seguito delle due fortissime alluvioni avvenute nell’ottobre 1971 e nel gennaio 1973. La popolazione di Roghudi fu distribuita nei paesi limitrofi e così, per questioni di sicurezza, gli abitanti vennero trasferiti nella tuttora esistente Roghudi Nuova, situata nelle vicinanze di Melito Porto Salvo, a 40 km dal borgo fantasma ed in alcuni casi, intere famiglie si spostarono a Reggio Calabria mentre il Vecchio Borgo negli anni ha assunto la triste nomea di “città fantasma”.
Si è così pensato di fare un’ampia riflessione, aperta e condivisa, sul ruolo della scrittura che fa rimergere la propria storia e progenie. E la Siviglia è testimone attiva e fattiva che ha subito una metamorfosi da donna grecanica a donna contemporanea. Ritornare nella sua Ellade perduta, sognare l’eterna speranza, conferma come la vita a volte, …fa penare il cuore, ma la poetessa ricerca l’ululato del vento, quello della memoria. Per l’occasione il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti, ha pensato di coinvolgere personalità che identificheranno l’identità loci, oltre che il momento di recupero della nostra storia e appartenenza. Il primo cittadino di Roghudi, Pierpaolo Zavettieri aprirà la serata, evidenziando lo stato dei luoghi oggi, quali cambiamenti effettuati e cosa evidenzia il grande patrimonio umano e letterario dell’area grecanica come nel caso della Siviglia. Converseranno con il pubblico Rina Postorino Chirico – Docente di Dizione e Recitazione che leggerà proprio l’ultimo scritto del grande regista e scrittore Rodolfo Chirico, testo messo su carta prima della sua prematura scomparsa per il libro della Siviglia ed ancora Orsola Latella gia’ dirigente scolastico e vice presidente Ass. Le Muse, Domenico Rodà – grecista – gia’ Rettore Convitto “Pasquale Galluppi” di Cz, ed I Glueckners – esperti di ricerca musicale.
Tutto l’evento sarà scandito dai versi letti dal Laboratorio di Lettura Interpretativa delle Muse diretto da Clara Condello con la partecipazione di Emanuela Barbaro, Antonella Mariani, Adele Leanza, Elena Tropiano e grandi momenti visivi con oggetti della cultura grecanica tra legno, tessuti e ricami, elementi questi che accompagneranno la lettura dei versi e le testimonianze.