Il sindaco Falcomatà: «Grande uomo di sport, allenatore ed educatore». Il neopresidente Sorgonà: «Felici che la Città Metropolitana ci ospiti e sostenga». Mister Mimmo Toscano: «Oggi più di ieri, il movimento calcistico avrebbe bisogno di figure come Viola». Sergio Campolo: «In me ha lasciato il segno da un punto di vista professionale e umano».
Si è tenuta, nella sala biblioteca “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro, la presentazione del nuovo corso Aiac della Città metropolitana di Reggio Calabria inaugurato dal presidente Pasquale Sorgonà, in testa alla sezione che porterà il nome di Stefano Viola, indimenticato protagonista del movimento calcistico cittadino morto nel 2007. All’iniziativa, moderata dal giornalista Giusva Branca, hanno preso parte il sindaco Giuseppe Falcomatà, il presidente regionale dell’Aiac, Mommo Mesiti, il presidente provinciale di Reggio Calabria Pasquale Sorgonà, ed il delegato della Figc Giovanni Cilione.
Proprio il sindaco Falcomatà si è detto «contento di ospitare, nei saloni della Città Metropolitana, la manifestazione dell’Aiac reggina che celebra una persona dai grandi valori sportivi ed etici, punto riferimento per la città». L’inquilino di Palazzo Alvaro, durante il suo intervento, ha voluto ricordare «l’uomo di sport, l’allenatore e l’educatore» che fu Stefano Viola e, nel promuovere le attività che svolgono gli allenatori, ha aggiunto: «Sono felice per la decisione di istituire un premio intitolato a Stefano Viola che i tesserati Aiac assegneranno, ogni anno, al migliore mister reggino». «Un motivo di grande orgoglio – ha continuato – per la famiglia di Viola, per chi lo ha conosciuto e per molti ragazzi che lo hanno incontrato nel loro cammino di vita e non solo sportivo».
«Un plauso – ha aggiunto il sindaco – è da rivolgere al nuovo corso avviato dal presidente Sorgonà che vede sempre più l’Aiac inserita nel tessuto urbano cittadino. Ringrazio, quindi, l’associazione degli allenatori per aver voluto adottare un’aiuola nell’ambito progetto “Adotta il verde”. Faremo il massimo affinché, anche questa realtà, possa fare sempre meglio all’insegna della crescita sportiva, ma anche culturale e sociale di Reggio Calabria»
Ringraziamenti che il numero uno degli allenatori reggini, Pasquale Sorgonà, ha voluto ricambiare dicendosi «orgoglioso perché il sindaco Falcomatà e la Città Metropolitana hanno deciso di sostenere ed ospitare l’avvio del programma di formazione della nuova classe manageriale calcistica cittadina». Si è, poi, concentrato nel ricordo di Stefano Viola che «ha lasciato il segno nei vari settori giovanili e, con il suo carisma e la sua professionalità, ha abbracciato tutto quello che è il calcio reggino e calabrese».
Fra gli ospiti che hanno voluto omaggiare la memoria di Stefano Viola anche gli allenatori Mimmo Toscano e Sergio Campolo, indimenticabili bandiere della Reggina e protagonisti di numerosi successi della compagine amaranto. L’ex trainer di Reggina e Ternana ha così ricordato «una persona straordinaria, un grande conoscitore di calcio, scopritore di talenti e uomo che ha trasmesso valori importanti che ancora mi porto dietro e che cerco di trasmettere ai miei ragazzi». «Sono orgoglioso d’essere presente qui alla Città Metropolitana – ha detto Toscano – perché commemorare Stefano Viola ci fa tornare in mente qualcosa che oggi nel calcio manca. Servirebbero tantissimo figure come lui in un movimento che, in un certo senso, ha smarrito alcuni principi fondamentali che ci consentono di discernere fra ciò che è giusto o sbagliato. E’ difficile rapportarsi con i ragazzi di questa generazione ed anche noi, come genitori, a volte non riusciamo ad indirizzare i nostri figli nella stessa maniera in cui hanno fatto le nostre famiglie. Anche per questo, Stefano Viola è stato sì un grande allenatore, ma soprattutto un importantissimo educatore».
Sergio Campolo, infine, ha sottolineato «la grandiosità di un’iniziativa che celebra una persona capace di dare lustro alla Reggina ed a tutto calcio calabrese». «Dall’alto della sua esperienza – ha affermato – Stefano Viola ha dato moltissimo come calciatore, allenatore ed osservatore. Nella mia vita, è stata una delle poche persone capace di lasciare il segno da un punto di vista professionale e umano. Eravamo assieme a Bocale quando, purtroppo, ci ha lasciati davvero troppo presto. Dunque, vanno sicuramente ringraziati l’Aiac, la Città Metropolitana ed il sindaco Giuseppe Falcomatà per questo momento bellissimo che rende merito alla memoria di una persona da tenere sempre ben presente sia per il futuro, sia per i nostri figli».